Orquesta del Desierto

Prosegue la ricercata selezione di ristampe in vinile portata avanti dalla Spin On Black: a pochi mesi di distanza dalle apprezzate reissue degli italiani Ritmo Tribale e Red Sun, la piccola label volge lo sguardo per la prima volta oltre Atlantico per rendere giustizia a "Dos", il secondo e ultimo lavoro in studio realizzato dalla desert-rock band americana Orquesta del Desierto.
Originariamente pubblicato nel 2004, due anni dopo il capolavoro assoluto della "scena" di Palm Desert "Songs For The Deaf", "Dos" ammorbidisce i tipici chitarroni stoner per concedere spazio a una forma di psichedelia dominata dalla componente acustica.

Le vaghe atmosfere latine filtrate dal confine messicano (capaci di influenzare persino il nome della band) resero l'Orquesta una valida alternativa "light" alle storiche Desert Sessions pilotate da Josh Homme.
Il progetto architettato da Dandy Brown - una sorta di supergruppo con membri di Goatsnake, Kyuss e Fatso Jetson - naufragò però di lì a poco, non riuscendo mai a raggiungere la popolarità che avrebbe meritato, oscurato da nomi coevi decisamente più altisonanti.

In questa versione in vinile 180 gr. rispetto all'originale sono state inserite tre canzoni in più, delle quali due inedite in Europa ("Rope" e "Reaching Out") e una mai pubblicata negli Stati Uniti ("El diablo un patrono").
Fra spunti altamente lisergici ("Someday"), frammenti latin (ascoltare l'incipit di "Life Without Colour"), riff luciferini ("Quick To Disperse"), raga strumentali ("Over Here") e persino sontuose rotondità alt-pop ("Summer"), "Dos" a distanza di oltre un decennio si conferma ascolto piacevolissimo e non certo di secondaria importanza nell'evoluzione di certa "Americana" del nuovo millennio.

03/03/2017