Saint Slumber

Youth/1

2017 (Northern Transmission)
post-rock

Post-rock non è certo un termine magico, anche se viene sempre più spesso utilizzato per classificare espressioni musicali altrimenti difficili da definire: capita che sia questa la prima idea che balza in mente ascoltando i Saint Slumber, giovane band americana che raccoglie musicisti provenienti da varie città del New Jersey.
Due di loro, il cantante Joshua Perna e il chitarrista Aaron Brown, sono originari della piccola città agricola di Blairstown e si conoscono fin dai banchi delle scuole medie. Iniziano come duo con il nome The Soviet, ottenendo apprezzamenti e il ruolo di gruppo spalla per alcuni concerti di Twenty One Pilots e Circa Survive. Un po' di visibilità, niente più.

Quindi la decisione di allestire uno studio di registrazione in proprio e allargare la line-up al batterista Matt Carpenter porta all'esordio discografico con il nuovo nome di Saint Slumber e un Ep autoprodotto, "Youth/1". La canzone d'apertura, "Cool", è anche un video che mostra la band in azione all'interno di un paesaggio che potrebbe essere quello di una qualsiasi cittadina della provincia americana.
Ha un impatto visivo energico, come lo è quello musicale, imperniato sulla ritmica e su una batteria molto presente, o meglio, "fragorosa e frenetica", come ha tenuto a precisare lo stesso Perna. Il resto dei suoni è più che altro sintetizzato, a parte una chitarra che ha l'intento di accompagnare la melodia creata dalla voce. Post-rock, sì, dicevamo, ma anche la sensazione di riascoltare qualcosa di non troppo distante da certo pop stile Duran Duran vecchia maniera.

Il resto dell'Ep sviluppa il medesimo mix: la chitarra a tratti si fa protagonista fra riff e arpeggi, il tappeto sonoro resta fortemente elettronico, dominato da colpi di rullante e tamburo, la voce di Perna, notevole per il timbro, a tratti sembra però non in grado di gestire nel modo migliore il ruolo di melody maker.
I momenti migliori sopraggiungono in corrispondenza di quelle tracce che spostano il baricentro verso il funky, come "Human" e, soprattutto, "Need", alla quale viene lasciato il compito di chiudere il lavoro, lasciandoci però una lieve sensazione di incompiutezza. Il numero "1" posto dopo il titolo lascia presagire ulteriori sviluppi futuri, ma i ragazzi, pur avendo capacità e voglia di fare, devono al momento fare i conti con un'ispirazione ancora non completamente all'altezza delle reali prospettive. Che appaiono comunque senz'altro interessanti.

08/06/2017

Tracklist

  1. Cool
  2. Youth
  3. Human
  4. Getaway
  5. Need


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