Samantha Urbani

Policies Of Power

2017 (Lucky Number/URU)
wave-pop

Ai tempi in cui capitanava i Friends, Samantha Urbani era una quasi-celebrità nella scena indie e quel suo smagliante sorriso fungeva da perfetto ponte tra la vecchia new wave e la moderna Brooklyn. E questo per tacere di quando realizzava cover degli Smiths assieme a un altro grande nostalgico del passato come Twin Shadow. Ai tempi del successo e delle attenzioni mediatiche, Samantha era pure impegnata in una relazione sentimentale con Dev Hynes, e tutto sembrava andare per il meglio.
Ma le mode corrono alla svelta; finita l'avventura con la propria band, e finita la storia con Dev, Samantha è entrata in un tunnel di caotiche situazioni personali, che l'hanno tenuta fuori gioco per oltre un lustro - e l'industria discografica non è certo stata ad aspettarla. Non solo, nel momento in cui la carriera dell'ex-compagno ha letteralmente spiccato il volo sotto all'egidia di Blood Orange, Samantha si è trovata automaticamente bollata come la classica presenza femminile di contorno, pronta per essere rimpiazzata dalla nuova voce di turno. Nel caso non si fosse capito, "Policies Of Power" arriva esattamente in risposta a tali dinamiche: oggi Samantha è una donna amareggiata dalla vita (leggi: incazzata nera).

Tuttavia, l'autrice sa come evitare di cadere in scontate retoriche di sorta. Il suo lirismo pungente e senza peli sulla lingua è chiaramente frutto di paturnie del più moderno mal di vivere, un'attitudine un po' alla Paisley Underground, un po' da ragazza interrotta, che le consente di districarsi con personalità anche attraverso queste ormai abusate sonorità wave-pop anni 80. Dal punto di vista del songwriting, poi, le cinque tracce di "Policies Of Power" suonano classicamente perfette, e il risultato complessivo è un centro pieno.
Certo la gestazione di questi 22 minuti di musica è stata fin troppo lunga e travagliata; per esempio, le irresistibili "1 2 3 4" (quest'ultima disponibile anche in lingua spagnola) e "You Know I Know" erano già edite un paio di anni fa. La lentezza con la quale Samantha sta uscendo dal proprio guscio è a dir poco snervante, ma questo senso di dolorosa riscossa - tanto energica quanto sofferta - si rispecchia appieno nella sua arte.

Una rabbia triste e nervosa anima "Hints & Implications", la trascinante traccia d'apertura a cavallo tra la Solange di "True" e l'indie-Aor dei Crying, con chitarre ruggenti e un'ingombrante drum machine. Gli oltre sei minuti di "Go Deeper" rappresentano invece il momento più introspettivo dell'Ep, il semplice ma efficace lavoro di produzione colora con grazia l'andamento in continuo stop&go.
Ma è sul gran finale di "Time Time Time" che Samantha sfodera tutto il suo meglio: potrebbero esserci Prince alle tastiere, Phil Collins alla batteria e Kate Bush e Paula Abdul ai cori, tutti assieme in un tripudio di lustrini ed emozioni a fior di pelle, ma a conti fatti un pezzo del genere non fa altro che rappresentare al meglio la summa dell'Urbani-pensiero nel 2017.
Formalmente, "Policies Of Power" non sta apportando niente di nuovo in campo musicale, la sola foto di copertina è un tripudio madonnaro eseguito senza alcun ritegno, come se Samantha volesse mettere le mani avanti per tutte le volte che viene paragonata alla Ciccone - cosa che in effetti avviene regolarmente. Ma questa novella eighties girl riesce a rendere fresco ed emozionante anche il più abusato dei revival, di fronte a un songwriting così genuino e ben eseguito non si può proprio rimanere indifferenti.
Si rimpiange giusto la durata troppo esigua del lavoro, avesse aggiunto qualche traccia in più avremmo avuto uno degli album pop più goderecci dell'anno. Poco male; anche in soli 22 minuti, "Policies Of Power" è più che sufficiente per esorcizzare quella lugubre sensazione di un'estate che sta già finendo.

29/08/2017

Tracklist

  1. Hints & Implications
  2. You Know I Know
  3. 1 2 3 4
  4. Go Deeper
  5. Time Time Time




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