Simon Balestrazzi

Early Recordings (1979-1982)

2017 (Azoth)
industrial

Da quando Simon ha messo su la sua etichetta personale (la Azoth) sono usciti quattro dischi e tutti di buon livello. Il disco in questione è però particolarmente importante perché raccoglie le sue prime registrazioni, che vennero effettuate in un arco di tempo che va dal 1979 al 1982. Siamo, quindi, in un periodo addirittura anteriore rispetto all'esordio dei T.A.C. (che data 1982); fine anni Settanta, inizio anni Ottanta, piena era post-punk, una fase caratterizzata dall'esplosione di molti dei gruppi della prima ondata industrial.

Il clamore suscitato da Throbbing Gristle e compagnia venne evidentemente avvertito anche nel nostro paese, al punto che personaggi e gruppi come Die Form, Maurizio Bianchi e lo stesso Balestrazzi iniziarono a sperimentare con il rumore. Ed è proprio il rumore la materia di cui sono fatte queste prime composizioni del non-musicista originario di Parma. Un rumore psicotico, grigio, malato, da vera fonderia industriale. Un rumore che pare anticipare o comunque essere in piena sintonia con la nascita del power electronics. Ne volete una dimostrazione? Ascoltate gli oltre tredici minuti dell'iniziale "Implacabile crivello": sono puro Luigi Russolo. Vale a dire, se Russolo avesse agito in quel periodo, sono sicuro che avrebbe partorito qualcosa del genere. Mentre con "Short Wave Voodoo" ed "Erased" siamo direttamente dalle parti di Merzbow.

Il resto non offre scampo, per un ascolto sfibrante, estenuante, fuori da ogni regola di godibilità. Come del resto prescrive il manuale del rumorismo perfetto. Balestrazzi è stato ed è uno dei personaggi più intelligenti nel campo della musica altra qui in Italia. La sua modestia non fa un buon servizio alla diffusione delle sue produzioni.

04/05/2017

Tracklist

  1. Implacabile Crivello
  2. The Bird Of Paradise
  3. Enfants Menacés
  4. Autoritratto Con Teschi
  5. Erased
  6. Loplop
  7. Strange Birds
  8. Short Wave Voodoo
  9. Reazione A Catena