Simon Fisher Turner

Giraffe

2017 (Editions Mego)
sound art, field recordings

Diversi anni fa ho assistito a una conferenza di semiologia dell’arte durante la quale è stata “dissezionata” e analizzata a fondo un’opera video di Bill Viola: una sorta di puzzle in cui ogni tessera, se presa singolarmente, non sarebbe stata un oggetto audiovisivo di particolare interesse, mentre l’insieme della macro-sequenza rivelava in maniera limpida la propria valenza simbolica e concettuale.

La vicenda artistica stessa di Simon Fisher Turner somiglia a un patchwork  di occasioni isolate: attore televisivo negli anni 70, si scopre cantautore e poi musicista in senso ampio, collaborando coi The The e pubblicando i propri album con Mute dagli anni 90 in poi; in tempi più recenti si dedica alla sperimentazione firmando colonne sonore per Derek Jarman e opere di sound art su Touch, infine oggi lo ritroviamo alla prima prova su Editions Mego, che da tempo sta ricambiando notevolmente il proprio roster. E di fronte alla varietà di materiali riunita – direi quasi incastrata – in “Giraffe” ho provato lo stesso iniziale disorientamento col quale mi colse il criptico vocabolario per immagini di Viola.

Se anche un legame esistesse, a un livello profondo, fra queste ben distinte tracce, dubito che esso si rivelerebbe nel breve termine. Ciò che posso dire sul momento è che tra il primo e il secondo ascolto ho avvertito un sensibile scarto fra un iniziale approccio analitico, volto a cogliere più dettagli possibile per appuntarli e riorganizzarli in sede di scrittura, e invece una susseguente sessione "epidermica", dove ogni voce e ogni catena di suoni mi è risultata molto più familiare. Una storia, se ci viene raccontata due volte, in qualche modo diventa già nostra.
Più che in altri casi, sento di poter parlare in prima persona poiché anche Turner, unendo così strettamente il livello esteriore (field recordings) e quello interiore (composizione elettronica), restituisce in maniera molto soggettiva uno sguardo sul reale senza apparente conflittualità tra le due dimensioni. Anzi, la fragilità degli estratti vocali trova molto spesso una rispondenza empatica con pattern semplici o modeste cellule melodiche.

Poco importa l’ispirazione o la diretta provenienza dei frammenti sonori messi sul tavolo, siano essi rumorismi industriali (“Mud Larks”, “Stem Jars”), bordoni saturati (“Clean Page”) o delicate linee di pianoforte (“Save As”, l’epilogo neoclassico “Colour Fullness” con l’Elysian Quartet): benché le registrazioni siano state effettuate nel corso di otto anni in ogni angolo del mondo – da Berlino a Londra, dal Portogallo al Giappone – la loro compresenza nell’anti-narrazione irregolare dell’opera non suggerisce alcuna forma diaristica, quanto piuttosto una polifonia joyciana che anche per mezzo della voce umana resta inintelligibile sino a “Slight Smile”, frammento recitato con accento carezzevole da Emma Smith, su uno strato di space-ambient al confine tra sonno e veglia:

You are the leader, and I wear funny clothes
We travel together and I wear leather, lovely backstage photos
And I see your face, not shaved again, a slight smile

Dalla sequenza di quattordici tracce traspare ben poco di “tangibile”, e ciononostante la somma delle parti realmente riesce a dirci molto di più rispetto alle parole, mie o di chiunque altro: se da un lato, infatti, si avverte incompiutezza e imperfezione, dall'altro bisogna riconoscere all’opera il privilegio di poterci parlare in maniera sempre diversa, ogni volta come una prima volta.

L’arte di Simon Fisher Turner è assieme ricordo e testimonianza viva, come animata da un sentimento la cui presenza si rende umile, giungendo efficacemente all’udito e al pensiero con assoluta discrezione, quasi inconsapevolmente. Per scelta o meno, un enigma può anche rimanere tale – quale appare tuttora, in un certo senso, il processo evolutivo che ha dotato la giraffa di un così lungo collo.

22/02/2017

Tracklist

  1. Into Bush
  2. Clean Page
  3. Hope Swims
  4. Burnt In
  5. Tight Stops
  6. Move More
  7. Shine Up
  8. Full Stop
  9. Save As
  10. Mud Larks
  11. Trail Mix
  12. Stem Jars
  13. Slight Smile
  14. Colour Fullness

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