William The Conqueror

Dopo aver rinunciato alle lusinghe delle major e dopo aver vagato per piccoli club in cerca di una dimensione musicale più personale, Ruarri Joseph gioca la carta del gruppo folk-rock, accompagnato in questa nuova avventura, sotto il nome di William The Conqueror, dalla bassista Naomi Holmes e dal batterista Harry Harding.
Energico, eclettico, “Proud Disturber Of The Peace” conferma il talento di Ruarri come autore, ma soprattutto libera la scrittura delle canzoni dai cliché tipici del folk che caratterizzavano i quattro album da solista, sviluppando maggiormente le già sottintese attitudini rock-blues.

La voce graffiante e molto personale del cantautore mette in risalto stati emotivi policromi. Il suono a volte è grezzo, quasi ruvido (l’ottima “Tend To The Thorns”), altre volte delicato e ricco di pathos (“Sunny Is The Style”), perfino ardimentoso nel suo mescolare il soul di Marvin Gaye  con il country-blues di J.J.Cale (l’ipnotica “The Many Faces Of A Good Truth”).
“Proud Disturber Of The Peace” è come un battesimo del fuoco per la band, un disco dove la parola d’ordine è osare: c’è persino un tocco di grunge nella title track, mentre il lirismo di “Pedestals” cita il miglior Dylan. È soprattutto la qualità delle canzoni a fare la differenza, con la trascinante “Gold Ontario“ e la già citata “Tend To The Thorns” in bella evidenza, mentre alla vivace “In My Dreams”, al rock’n’roll di “Did You Wrong” e al curioso etno-folk di “Manawatu” spetta il compito di sottolineare l’ottima caratura tecnica del gruppo. 

Con un sound muscoloso ma calibrato e una scrittura solida e originale, i William The Conqueror hanno messo insieme un album ricco di spunti di interesse. “Proud Disturber Of The Peace” non è un semplice capriccio di tre musicisti in cerca di un’identità: con un sano spirito rock’n’roll il trio inglese si candida erede dei Creedence Clearwater Revival, promettendo di disturbare la nostra pace con una sana dose di rock’n’roll.

29/01/2018