La storia degli Alien Sex Fiend attraversa quarant’anni di musica goth, a partire dagli esordi al mitico locale Batcave di Londra, diventato esso stesso sinonimo di death-rock "made in Uk", di cui loro sono il simbolo.
Già, perché il loro mix di teatralità horror
glam,
post-punk psichedelico (e, da fine anni Ottanta, elettronica) ha reso gli ASF una band di culto: brani come "In God We Trust (In Cars You Rust?)", "Dead And Re-Buried" o "E.S.T. (Trip To The Moon)" sono diventati dei capisaldi nelle scalette dei
dj-set gotici di tutto il globo.
Negli ultimi anni le loro uscite discografiche, così come le apparizioni dal vivo, sono diventate piuttosto rare: non stupisce, quindi, una certa attesa da parte degli appassionati per questo "Possessed" che segue, a 8 anni di distanza, il precedente "Death Trip".
Da tempo ristrettisi a un duo, Nik e Christine Wade (alias Mr. and Mrs. Fiend) danno alle stampe questo tredicesimo lavoro della loro discografia, impreziosito come sempre da un artwork realizzato dallo stesso Nik Fiend.
L'avvio non è dei migliori: l'intro rumorista precede una poco allettante (fin dal titolo) "Shit's Coming Down": rock industrialoide che non rende giustizia al talento dei londinesi. Meglio la successiva "It's In My Blood", undici minuti psichedelici: musica per raver gotici, senza ombra di dubbio, con un crescendo finale davvero niente male.
La carica gothabilly-sintetica di "Ghost In The Machine" si perde purtroppo nei suoi beat rarefatti: un trip a cui è difficile stare dietro, con gli ASF che sembrano voler decostruire la loro formula, con risultati altalenanti. È un po’ il discorso che vale per tutto l'album, un disco per certi aspetti "sperimentale", addirittura ostico in certe sue dissonanze, con un sound a tratti minimale, scarno ("Gotta Get Back", "Invisible").
L'impressione è che "Possessed" suoni esattamente come gli Alien Sex Fiend vogliano suonare nel 2018: meglio così, comunque, piuttosto che ricalcare pedissequamente le hit del passato.
A riprova di un gruppo che fa della personalità il proprio trademark, le bonus track sono state riservate, anziché alla versione cd, come solitamente accade, a quella in vinile (due remix di "Carcass" e "Invisible"). La tracklist delle due edizioni, sempre in tema di mix dei brani, è inoltre leggermente diversa.
28/12/2018