Beths

Future Me Hates Me

2018 (Carpark Records)
indie-rock, power-pop

Amici sin da piccoletti, Elizabeth Stokes (voce e chitarra), Jonathan Pearce (chitarra), Benjamin Sinclair (basso) e Ivan Luketina-Johnston hanno studiato insieme jazz all’università di Auckland. Ed è proprio il jazz quello che i quattro intendevano suonare quando iniziarono a esibirsi nella prima di numerose configurazioni. Provarono anche altri generi, ma è soltanto quando si soffermarono sui suoni che più avevano infestato i loro ascolti giovanili, il rock indipendente degli anni 90 – le Breeders su tutto il resto - e l’immortale pop dei 60, che tutto quadrò e nacquero i Beths.

Tutto era già chiaro già con l’Ep “Warm Blood” di due anni fa, del quale peraltro “Future Me Hates Me” conserva il singolone “Whatever”, i Beths hanno un talento innato per scrivere appiccicose canzoni power-pop, rotonde e chiare nei ritornelli quanto pronte a scaricare la tensione adolescenziale del quartetto in fugaci scorribande soniche – il finale di “Happy Unhappy” è una gran bella botta chitarristica. La passione della band per gli anni 60 emerge invece dal frequente uso di armonizzazioni e coretti, ai quali partecipano in egual misura tutti i membri della band, neanche fossero dei novelli Beach Boys. Da questo punto di vista si va da interventi suggestivi e atmosferici come quelli sul finale di “River Run: Lvl 1” ad altri più sciocchini e divertenti, come in “Whatever”.

La padrona di casa è senz’altro Elizabeth Stokes, la cui voce si muove con facilità tra gli arrangiamenti scintillanti cambiando sovente registro. “Happy Unhappy” ha le strofe srotolate con indolenza come piacerebbe a Courtney Barnett ad esempio, mentre la svenevolezza di “Less Than Thou” e “Little Death” avrebbe potuto commentare alla grande qualche scena topica di “Dawson’s Creek”. Non sono comunque da sottovalutare gli altri membri della band, che – probabilmente grazie agli studi jazz - riescono ad arricchire una materia musicalmente semplice come il power-pop di stacchi e mutazioni ritmiche che conferiscono alle canzoni di “Future Me Hates Me” grande dinamica.

Il titolo e la divertente copertina del disco richiamano il topos secondo il quale dopo la crescita si finisce con l’odiare quel che si era da giovani. Ma, data la bontà e la facilità di assimilazione di queste dieci freschissime canzoni, viene difficile pensare che la cosa potrà riguardare i Beths.

23/08/2018

Tracklist

  1. Great No One
  2. Future Me Hates Me
  3. Uptown Girl
  4. You Wouldn't Like Me
  5. Not Running
  6. Little Death
  7. Happy Unhappy
  8. River Run: Lvl 1
  9. Whatever
  10. Less Than Thou


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