Fabio Cuomo

Sette studi fra quiete ed inquietudine

2018 (Blue Spiral Records)
modern classical, kosmische musik

La riscoperta del pianoforte dell’ultima decade sembra arrivata a un punto morto, con sempre meno lavori degni di essere ricordati nel tempo e una sensazione di stancante ripetitività che penalizza le enormi potenzialità dello strumento per accostarsi sempre più spesso a noioso mainstream. Fa quindi piacere l’avvicinamento al piano di musicisti che solo marginalmente vi avevano precedentemente mostrato interesse.

Tra questi c’è Fabio Cuomo, polistrumentista genovese, già batterista di Eremite (black metal) e Mope (alternative rock), che nel 2015 e 2016 con “Return To Planet Zero” e sopratutto con “La deriva del tutto” mostrava grandi ambizioni, una conoscenza approfondita della musica sperimentale tedesca dei corrieri cosmici oltre all’interesse per l’avanguardia del 900. Da queste premesse, il passo verso un lavoro che metta il piano in risalto è breve quanto inatteso.

“Sette studi fra quiete ed inquietudine” è un lavoro di piano e synth che supera il formato della doppia suite elettronica del 2016, per dividersi in sette opere o studi (potremmo nobilitarli chiamandoli etudes) che affrontano il tema (come da titolo) tra quiete e inquietudine, due stati d’animo perennemente in conflitto tra loro e allo stesso tempo coesistenti. Si sentono chiare le influenze minimaliste (nel 2017 è fra i vincitori del contest internazionale di composizione The Minimal Piano Series vol.1) in particolare in “Obneo” o nei momenti più vorticosi di “Breve storia di un fiume”.

Ma non ci troviamo di fronte a un Lp prettamente minimalista, le influenze sono molto più varie. Si va dal breve viaggio cosmico di “Starship Journey” con synth spaziali e fughe di piano sottostanti, ai ritmi lenti e tenebrosi di “Tanto non puoi scappare”, segno di inquietudine trattenuta e inespressa se non per mezzo di una vocazione artistica. “Pioggia” apre raggiungendo alti livelli emotivi, con un inizio lento che sfocia in ampie atmosfere sintetiche. Chiude “Ventre”, con momenti da classica moderna a ricerche di melodie che non arrivano mai, fino a spegnersi in una cascata di note dove la velocità non va in sintonia con quiete o spensieratezza.

19/09/2018

Tracklist

  1. Pioggia
  2. Obneo
  3. Starship Journey
  4. Breve storia di un fiume
  5. Tanto non puoi scappare
  6. Grey
  7. Ventre


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