John Oates

Arkansas

2018 (Ps / Thirty Tigers)
country-blues

Entrati nella Hollywood Walk Of Fame nel 2016, Daryl Hall & Joan Oates sono stati indiscussi maestri del soft-rock, un genere musicale che mettendo insieme folk e soul attraverso raffinati arrangiamenti ha rappresentato una delle maggiori espressioni del pop americano. Dal 1972 al 1982 la produzione discografica del duo ha cadenzato una carriera ricca di brillanti successi, sia commerciali che artistici, per poi continuare tra alti e bassi, con una serie di album a volte gradevoli, ma più spesso con opere senza infamia e senza lode.

Ritornati in pista con un fortunato tour insieme ai Tears For Fears nel 2017, i due musicisti stanno vivendo il rinnovato sodalizio artistico senza aver progettato una rentrée discografica. D’altro canto John Oates non sembra intenzionato a modificare il recente percorso artistico, sancito dalla rinnovata passione per il folk e il blues, una scelta che ha caratterizzato la produzione solista del musicista, sempre più affascinato dalle radici della musica americana e in particolare dalla figura di Mississippi John Hurt.

Forte di una vera e propria band (The Good Road Band), John compie un ulteriore passo in avanti con un album composto in gran parte da brani tradizionali.
Banjo, mandolino, pedal-steel e violino sono i veri protagonisti di “Arkansas”, un progetto che tra rispettose riletture di brani di John Hurt (“My Creole Belle”, “Spike Driven Blues”), graziosi ragtime (“Anytime”), classici della tradizione country (“Miss The Mississippi And You”) e pregevoli blues (“Stack O’ Lee”) scivola via con un'eleganza e un vigore che mancavano ai precedenti album.
L’energico contributo della band è ancor più evidente nella rilettura di “Paller Soft And Low” e poi nelle due tracce scritte da John Oates: un grintoso e passionale country-rock (la title track) e un corposo rock-blues alla Levon Helm (“Dig Back Deep”) che, con esplicite citazioni di “Slidin Delta” di Mississippi John Hurt, mette definitivamente a segno il progetto.

“Arkansas” non è, come qualcuno potrebbe supporre, il capriccio di un vecchio musicista annoiato, quanto piuttosto la dimostrazione che è possibile ancora divertirsi in maniera intelligente con le sempreverdi radici della musica folk e blues. In quest’ottica l’ultimo album di John Oates è un ascolto obbligato per chi alla musica chiede onestà espressiva e un po’ di anima.

03/04/2018

Tracklist

  1. Anytime
  2. Arkansas
  3. My Creole Belle
  4. Pallet Soft and Low
  5. Miss the Mississippi and You
  6. Stack O' Lee
  7. That'll Never Happen No More
  8. Dig Back Deep
  9. Lord Send Me
  10. Spike Driver Blues




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