Jo Passed

Their Prime

2018 (Sub Pop)
alt-rock

Fra psichedelia e Scuola di Canterbury: si apre così l’esordio (su Sub Pop, marchio che difficilmente ne sbaglia una) del quartetto canadese Jo Passed. Tutto sembra scorrere placidamente, senza troppi intoppi, poi, sul finale di "Left", ecco una chitarra tendente al noise, e da quel momento tutto cambia. “MDM”, la seconda traccia in programma, è uno dei pezzi indie dell’anno, una di quelle composizioni che fa pensare quanto il lavoro dei Pixies non sia passato invano, grazie alla chitarra che si arrampica ovunque e un closing che aggiorna – ricordandolo molto da vicino - quello di “Into The White”.

Non è un mondo quieto, quello dei Jo Passed, la serenità che a tratti compare è vivacizzata da un bel groviglio di stili e influenze: dalle sei corde di “Glass” che rincorrono i primi Queens Of The Stone Age, aggiungendovi l’obliquità che fu dei Fugazi, all’approccio lo-fi innestato nella breve “Facetook” che tanto profuma di Deerhunter. Tutto questo sarebbe già sufficiente per realizzare un ottimo lavoro, ma non è finita qui, ecco che arriva “Repair”: partenza figlia di una “Weird Fishes” impazzita e successiva trasmutazione in ballata immersa nel liquido amniotico barrettiano.

“Their Prime” si muove costantemente fra carta vetrata (l’energica “Millennial Trash Blues” miscela di nuovo Radiohead e Deerhunter, “Sold" cerca il noise di certi Sonic Youth) e slanci più atmosferici (“R.I.P.” torna a suggellare una forte liaison con i suoni indie-rock, “Another Nowhere” flirta con rumorismi di taglio ambient), arrivando a soluzioni che introducono elementi dreamy (nell’elegiaca “Places Please” posta a fine disco) e persino free jazz, nel sorprendente martellamento di “You, Prime”. Una bella testa, questo Jo Hirabayashi, tante idee e tutte molto chiare, se continuano così ci sarà di che divertirsi…

11/09/2018

Tracklist

  1. Left
  2. MDM
  3. Glass
  4. Undemo
  5. Facetook
  6. Repair
  7. R.I.P.
  8. Millennial Trash Blues
  9. You, Prime
  10. Sold
  11. Another Nowhere
  12. Places Please






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