Not A Good Sign

Icebound

2018 (autoprodotto)
progressive

L’addio del chitarrista Francesco Zago - mente del glorioso progetto Yugen - poteva essere per i Not A Good Sign un evento traumatico. Abbandonata la band subito dopo le registrazioni di “From A Distance”, Zago viene sostituito da Gian Marco Trevisan, chitarrista differente ma capace di trovare immediatamente un suo ruolo all’interno della creatura del funambolico tastierista Paolo “Ske” Botta. A ben vedere il nuovo “Icebound” è addirittura un passo avanti rispetto a “From A Distance”, Lp di buona fattura ma fin troppo vicino a un neoprog melodico che ha molto più passato alle spalle che futuro dinanzi a sé.

“Icebound” è un lavoro molto più elaborato e complesso, ricco di influenze dei principali gruppi prog-neoprog-metalprog sia internazionali (King Crimson, Van Der Graaf Generator, Marillion, Dream Theater) che italiani (Goblin, Fabio Zuffanti ecc). Brillante, dinamico e ricco di virtuosismi - croce e delizia degli epigoni del progressive rock - “Icebound” è anche arricchito dalla partecipazione di David Jackson, storico sassofonista e flautista dei Van Der Graaf Generator, che partecipa esclusivamente al brano “Trapped In”, il più complesso e ambizioso con un buon equilibrio tra virtuosismo e melodia.

Ottimo l’inizio strumentale di due minuti di “Second Thought”, molto Yes ma non troppo Yes. “Frozen Words” è un brano tipicamente prog con una grande prova di Trevisan alla chitarra. Virtuosismi parossistici e tastiere alla Simonetti si ritrovano in “Hidden Smile”, mentre “Down Below” inizia lenta con una voce manipolata e un originale timbro della tastiera per poi chiudersi in una classica fuga prog.

Il tastierista Paolo Botta trova in “Truth” il momento di maggiore espressività, sia nella sua melodia iniziale che nel vorticoso finale. Anche qui l’impressione è che nelle frenetiche parti strumentali i Not A Good Sign diano il loro meglio, mentre nelle parti vocali non riescano a distaccarsi dal fin troppo noto neoprog melodico.
Nel complesso “Icebound” è un ottimo album per cultori del prog con una prova tecnicamente valida di tutti gli strumentisti; peccato per la cover più adatta a un nerd dei videogame che a un Lp.

20/07/2018

Tracklist

  1. Second Thought
  2. Frozen Words
  3. Hidden Smile
  4. As If
  5. Down Below
  6. Truth
  7. Not Yet
  8. Trapped In
  9. Uomo Neve


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