Say Sue Me

Where We Were Together

2018 (Damnably, Electric Muse)
surfgaze, guitar pop

Viene proprio difficile immaginare due mondi musicali più distanti dalla Corea del Sud di shoegaze e surf-music. Eppure, incredibile ma vero, sono questi i due geni preponderanti del guitar-pop dei Say Sue Me da Busan. La passione incontrollabile per lo shoegaze di Choi Sumi (voce e chitarra), Kim Byungkyu (chitarra), Ha Jaeyoung (basso) e Kim Changwon (batteria) è stata lampante sin dal 2012 in cui si sono formati, e ha condotto a un Lp d'esordio, "We've Sobered Up" del 2014, segnato da ritornelli catchy e sfavillanti code soniche. Il surf-rock è invece emerso con forza nell'Ep "Big Summer Night", dove i quattro hanno giocato a imbrogliare e sbrogliare matasse di arpeggi da tramonto di fine estate. Prodotto anch'esso presso l'etichetta sudcoreana Electric Muse, "Where We Were Together" prova, riuscendo egregiamente nella missione, a equilibrare le due influenze.

L'atmosfera è dimessa e malinconica sin dalla copertina - ritraente come quelle degli altri lavori del gruppo paesaggi suburbani e dimessi, in questo caso un acquapark abbandonato - e dall'opener "Let It Begin", quasi sei minuti di jangle-pop robusto e incalzante che culminano in un lungo refrain di chitarra, struggente ma che si vorrebbe non finisse mai; "il naufragar m'è dolce in questo mare", insomma. Le successive "But I Like You" e "Old Town" sono molto più vivaci del brano introduttivo; merito di linee di chitarre fluide e veloci, ma anche del drumming colorito e pimpante di Kim.
I pezzi più corti, "I Just Wanna Dance" e "B Lover", sono anche quelli in cui prevale la componente surf. Molto interessante il finale del secondo, dove un riff sfacciatamente riverente a Dick Dale vortica in una tempesta di feedback abrasivi alla Jesus and Mary Chain.

Quello che potrebbe essere considerato un limite del disco - e per certuni lo è senz'altro - ovvero la forte connotazione adolescenziale dei testi, sbugiardata dai titoli delle canzoni e dalla voce fievole di Choi, diviene con gli ascolti un valore aggiunto. È questo uno dei casi in cui, come si suol dire, bisogna entrare nel mood. Lo zenith del quale è sicuramente "About The Courage To Become Somebody's Past", una piccola suite senza parole - del resto un titolo del genere dice già tutto - dove un timido arpeggino che ricorda gli Yo La Tengo dei bei tempi cammina a tentoni cercando riparo da un costante vento di feedback.

Va segnalata anche la presenza di due pezzi cantati in coreano, il primo dei quali, "Ours", è anche l'unico a speziare le sue note di Oriente. Cosa che non succede invece nell'altro, "After Falling Asleep", che risulta insieme alla conclusiva "Coming To The End" tra le composizioni più devote - per la verità senza troppa personalità - al dreamgaze degli Slowdive.

04/05/2018

Tracklist

  1. Let It Begin
  2. But L Like You
  3. Old Town
  4. 너와 나의 것 Ours
  5. Funny and Cute
  6. I Just Wanna Dance
  7. B Lover
  8. 어떤 꿈 After Falling Asleep
  9. Here
  10. 누군가의 과거가 될 용기에 대하여 About the Courage to Become Somebody's Past
  11. Coming to the End


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