Teyana Taylor

K.T.S.E.

2018 (GOOD / Def Jam)
r&b, synth-soul

Che Teyana Taylor fino ad oggi sia stata una figura di contorno non è certo un segreto. Partita sotto l'ala protettiva di Pharrell, e poi arrivata alla corte di Kanye West dove tuttora risiede, la giovane di Harlem ha passato anni a svolgere lavori dietro le quinte in qualità di autrice per altri. Ma anche quando si è messa al microfono, sia come ospite che per il proprio debutto ufficiale "VII" (2014), il suo nome ha stentato a prendere piede tra il grande pubblico. Per moltissimi, infatti, il suo ingresso in società è avvenuto tramite l'ipnotico video di "Fade" del Sig. West - un'apparizione che le è chiaramente valsa attenzioni extra-musicali a causa di quel fisico da urlo. Ed è sempre West l'artefice di questo suo nuovo progetto; "K.T.S.E." (acronimo di keep that same energy) è il quinto capitolo delle celebri Wyoming Sessions, dalle quali quest'anno sono nati "Ye" e la collaborazione con Kid Cudi di "Kids See Ghosts", "Nasir" di Nas e l'acclamato "Daytona" di Pusha T.

Teyana è l'unica donna del gruppo, e "K.T.S.E." è l'unico disco della cinquina ad avere otto tracce invece di sette. Ma la veste sonora qui messa in piedi avvolge l'interprete come un guanto; tra azzeccate basi di vecchio soul, morbide decostruzioni sintetiche e calibrati sample hip-hop (e con un'apparizione da parte dello stesso Kanye su "Hurry"), "K.T.S.E." scorre che è un piacere, la forma-canzone regge e la brevità del lavoro di questi tempi è sempre un valore aggiunto. E dire che questa non è manco la versione definitiva, dal momento che tanti dei sample richiesti non sono stati autorizzati in tempo per l'uscita.

"No Manners" viene mossa da un romanticismo d'antan, come se fosse la colonna sonora di un vecchio sentimentale, creando quindi un'eccitante discrasia con le liriche del testo. Su "Gonna Love Me" abbiamo un sample dei Jackson 5 e una vocalità che si fa calda come l'Alicia Keys dei tempi migliori, e ancor più caloroso è il piglio di chitarra jazz di "Issues/Hold On" che richiama la prima Amy Winehouse. "3Way" viene trasformata in un duetto con Sisqo tramite l'uso di un suo vecchio pezzo, e ci sono pure le anime di Tupac e Ben E. King a fare di "A Rose In Harlem" un enfatico pezzo urbano.
C'è anche spazio per il più sorretto passo ritmico con cori gospel di "Never Would Have Made It", ma la palma del disco va alla conclusiva "WTP", trascinante momento di vogue sul quale il basso e una miriade di sample palleggiano con precisione matematica e sfrontatezza da dancefloor - già tra i pezzi dell'anno.

Per il momento Teyana Taylor non è ancora in procinto di spiccare il volo; l'ombra del suo mentore Kanye West è troppo ingombrante, e un disco come "K.T.S.E." porta più acqua al mulino di lui che non all'interprete in questione. Ma Teyana ha una gran bella voce e una personalità duttile, che le consente di districarsi attraverso le incongruenze stilistiche della confusionaria mente di Kanye senza mai perdere il fiato - ma, anzi, aiutandolo semmai a mantenere il filo del discorso da inizio a fine canzone (cosa che lui da solo ormai non fa quasi più). Per tutti i nostalgici del Kanye in versione pop-soul dei tempi della funambolica "Fantasia", qui si riscontrano i momenti più dolci, melodici e soul della sua personalità, e Teyana è il perfetto medium per portarli alla luce. Il soul nel 2018 passa anche da qui.

24/08/2018

Tracklist

  1. No Manners
  2. Gonna Love Me
  3. Issues/Hold On
  4. Hurry feat. Kanye West
  5. 3Way
  6. Rose In Harlem
  7. Never Would Have Made It
  8. WTP

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