È un lavoro d'altri tempi, "Immensità", l'atteso ritorno di Andrea Laszlo De Simone a oltre due anni dall'importante affermazione ottenuta con "Uomo, donna". Non solo per l'attitudine sonora, inequivocabilmente debitrice nei confronti degli anni 60 e 70, ma anche per la struttura dell'opera. Un disco che può essere ascoltato in due modalità distinte: soltanto le quattro tracce portanti, separate, canzone per canzone, oppure attraverso un viaggio di 25 minuti nel quale i brani si fondono fra loro fino a creare una suite, arricchita da un preludio, tre interludi e una conclusione.
Il punto di riferimento prevalente resta Lucio Battisti, ma questa volta emergono con forza anche parecchie influenze internazionali: se ne "Lo spazio" si scorgono rimandi neanche troppo velati ai Radiohead di "How To Disappear Completely", ancor più volontaria appare la connessione fra l'arpeggio di "Conchiglia" e i Portishead di "The Rip". Prossimità importanti, piccoli omaggi resi da una personalità in costante crescita, che non teme il confronto con gli intoccabili, ingombranti per chiunque. La sensazione è simile a quando in Italia si traducevano i grandi successi internazionali, anche se De Simone riesce a trasmutare il tutto a propria immagine e somiglianza, senza alcuna paura di inciampare.
Siamo lontani anni luce da tanta tappezzeria musicale dei nostri tempi: qui si torna a una modalità di fruizione antica, a uno spirito di produzione artigianale. Fra effetti cosmici, dilatazioni prog, spolverate d'archi e derive folk, "Immensità" è un disco che conferma l'imprevedibilità di un cantautore fra i più singolari e intriganti dei nostri giorni, che si sta imponendo fra i migliori della sua generazione, bravissimo a pescare buone idee dal passato e a ricontestualizzarle nel presente. Soltanto quattro tracce, ma tutte di grandissimo valore.
11/11/2019
Preludio: Il sogno
Capitolo I: Immensità
Interludio Primo: La realtà
Capitolo II: La nostra fine
Interludio Secondo: Lo Spazio
Capitolo III: Mistero
Interludio Terzo: Il tempo
Capitolo IV: Conchiglie
Conclusione