Carla Dal Forno

Look Up Sharp

2019 (Kallista)
dream-pop, synth-wave, lo-fi

Polistrumentista australiana di formazione classica con un percorso nella musica sia indie che ambient, di stanza prima a Berlino e ora a Londra, Carla Dal Forno ci aveva incantati nel 2016 con l'album di esordio, "You Know What It's Like" (Blackest Ever Black) e la sua darkwave melodica, scarna e intimista, sulla quale figuravamo in lontananza il suono dei contrasti tra le spiagge e i club di Melbourne.

Ritorna dopo tre anni in regime di autoproduzione e il nuovo album è una dichiarazione d'amore a quell'Inghilterra che l'ha accolta, mescolando il suo cantautorato electro-lo-fi col post-punk/new wave di Joy Division e Cocteau Twins, come nell'iniziale "No Trace". "Hype Sleep" dimostra invece come le tessiture musicali della cantautrice australiana siano più articolate e complesse di quanto possano apparire a un primo ascolto, tramite ad esempio gli intarsi di flauto in contrappunto coi synth.
In "So Much Better" lo stile della Dal Forno assume tinte gotiche, in cui beat industriali si alternano a suoni del telefono ai quali non viene data alcuna risposta. Se in "Leaving Japan" e "Heart Of Hearts" l'artista australiana dà prova di un minimalismo personale colto e non scontato, nelle tracce centrali del disco evoca gli spettri eterei di Liz Harris (Grouper/Nivhek) e lo spirito crepuscolare del cantautorato di Nico, per poi tornare a una sua forma di dream-pop più asciutto e distaccato ("Took A Long Time"), a tratti fin troppo flebile, soprattutto per la chiusura del disco ("Push On").

"Look Up Sharp" è più curato e definito rispetto all'esordio, ma è come se avesse meno anima e se facesse mancare quella sorta di magnetismo che attraeva verso le atmosfere fosche e rarefatte del predecessore. Da una seconda opera ci si sarebbe aspettati qualcosa di più. Forse la strada giusta si trova nell'equazione risolta tra l'emozionalità presente nel primo disco e la raffinatezza di arrangiamenti del secondo, o forse la strada giusta è esplorare territori inesplorati. Vedremo se ci sarà da aspettare di nuovo tre anni per saperlo.

24/12/2019

Tracklist

  1. No Trace
  2. Hype Sleep
  3. So Much Better
  4. Leaving For Japan
  5. I’m Conscious
  6. Don’t Follow Me
  7. Heart Of Hearts
  8. Took A Long Time
  9. Creep Out Of Bed
  10. Push On

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