Incurante del passare del tempo, delle mode e dei fisiologici turnover generazionali, quella scatenata carovana che risponde con l'indecifrabile firma di tre vistosi punti esclamativi prosegue dritta sul suo cammino, ancora una volta tirando a lucido le proprie scarpe e invitando la propria audience a scatenarsi sulla pista, al ritmo di beat funk che nelle sue mani sembrano proprio non conoscere obsolescenza. Quarto album in sei anni, “Wallop” è la prosecuzione di un percorso dalla commovente ostinazione, ben saldo sui suoi principi base, ancora capace di smuovere e contagiare con la sua grinta, la sua goduriosa (per quanto ormai prevedibile) ricetta combina-generi, oramai un effettivo unicum nel panorama internazionale. A muovere i piedi ci si mette un attimo.
Dinamici motivi funktronici, perché no virati in chiave Chromeo (“Let It Change U”), campioni chitarristici impostati su luccicanti armonie nu-disco (la successiva “Couldn't Have Known”), sensuali tensioni metropolitane (la house notturna, un po' reminiscente dei Jamiroquai anni Zero, di “My Fault”): tutto quello che avevate amato dei !!! si ripresenta puntuale, con slancio rinnovato e un opportuno aggiornamento produttivo.
Certo, nel mentre non mancano anche gli stacchi punk presi di getto dal 2004, o tentativi un po' abborracciati di ritrovare la scintilla pop di “THR!!!ER” (“Serbia Drums”, la più electro “UR Paranoid”), anche così però il disco non manca di vitalità e vigore, dimostrando che la ricetta del combo sa ancora come trascinare ed eccitare.
Ad espungere i superflui skit che seguono diversi dei brani in scaletta si sarebbe ottenuto un album ancora più compatto e fluido. Anche così, la luce funk intercettata dai !!! riesce ancora a brillare sui più divertenti indie-party. Invecchiare? Che razza di termine è mai questo?
17/10/2019