Mattia Donna & La Femme Piège

Io sono Mia - Colonna Sonora Originale

2019 (Casanova/Unversal/GDM)
songwriter, soundtrack, pop

Da qualche settimana ci siamo tutti (ri)scoperti teneri ammiratori di Mia Martini. La sua voce a me arrivò sul finire degli anni Settanta attraverso i dischi dei miei genitori, i suoi primi 45 giri. Sono le canzoni alle quali rimango legato, più di quelle che seguirono il ritorno sulle scene verso la fine degli anni 80, un’epoca edonistica tutta lustrini e spalline che poco le si addiceva. Preferivo la Mia più “hippie”, quella che appariva così indifesa nell’inquietante intervista televisiva di Enzo Tortora risalente al 1974 (andate a rivederla sul Tubo), quella che già osannata in mezza Europa finiva in carcere per una sigaretta di erba e non soffriva ancora per le maldicenze sul suo presunto portar iella, quella che ancora non aveva incontrato l’amato-odiato Ivano Fossati e non era caduta nell’inferno della depressione.

Il film “Io sono Mia”, uscito a metà gennaio nei cinema e programmato pochi giorni dopo sul piccolo schermo, nonostante abbia sollevato qualche critica, ha avuto il grande merito di rilanciare il mito della cantante calabrese, ponendola come personaggio interessante anche per le giovani generazioni. Il biopic è interpretato da Serena Rossi, che non si limita ad assumere le vesti della Martini, ma ne canta le canzoni in prima persona, riuscendo ad avvicinarne alcune inflessioni. Pezzi di storia della musica italiana che, risuonati e reinterpretati con grande fedeltà, sono raccolti in questa colonna sonora che ripercorre i momenti davvero indispensabili della carriera di Mimì.

I primi grandi successi (“Padre davvero”, “Piccolo uomo”), il suo unico numero 1 (“Minuetto”, scritto per lei da Franco Califano), il sodalizio, anche sentimentale, con Fossati (“La costruzione di un amore”, “E non finisce mica il cielo”), la consacrazione presso il grande pubblico in età adulta (“Almeno tu nell’universo”). Sul palco del Festival di Sanremo vincerà in ben tre occasioni quel Premio della Critica che - dopo la drammatica e prematura scomparsa - le sarà giustamente intitolato.
Accanto a queste reinterpretazioni, trovano spazio dodici tracce strumentali inedite, composte da Mattia Donna e Andrea Toso, coppia ormai affermata nella realizzazione di musiche per film, serie televisive e documentari.

I due hanno svolto un grosso sforzo di ricostruzione storica sulle tecniche di registrazione dell’epoca, un periodo che va dal 1970 al 1989, cercando di utilizzare nei limiti del possibile la medesima strumentazione di quegli anni. Donna e Toso compiono un lavoro filologico che ha lo stesso peso specifico di quello svolto dai Calibro 35 sulle colonne sonore dei film poliziotteschi degli anni 70. Brevi intermezzi che riescono a essere apprezzati anche senza il supporto delle immagini, incastonati ad arte fra i pezzi cantati da Serena Rossi.
Unico legittimo interrogativo: perché il pubblico dovrebbe ascoltare queste versioni – al di là dell’ovvia curiosità della prima volta - anziché le originali? Detto questo, non si può che fare un plauso per l’impresa svolta, tutt’altro che semplice, e per aver contribuito a rendere l’immagine di Mia Martini nella fiction così autorevolmente prossima a quella reale.

28/02/2019

Tracklist

  1. MO / Drone
  2. La strada la conosci
  3. Padre davvero
  4. Piccolo uomo
  5. 1973
  6. Non sei tu Joe
  7. Minuetto
  8. Titan
  9. Capodanno
  10. Mia va in bancarotta
  11. Mr. Notte Management
  12. La costruzione di un amore
  13. Loredana e Mimì
  14. Jackie O’
  15. Aznavour
  16. E non finisce mica il cielo
  17. L’incidente
  18. Almeno tu nell’universo


Mattia Donna & La Femme Piège sul web