Miley Cyrus

She Is Coming

2019 (RCA)
r&b, pop, hip-hop

Miley Cyrus continua a valutare dove posizionarsi nel grande global market musicale. Smessi da tempo i panni di teenager idol, capita che l’ex-Hanna Montana strizzi l’occhiolino a certo country-pop, faccia l’alternativa a fianco dei Flaming Lips, cerchi sublimazioni urban, oppure giochi a fare la rocker fatale, con tanto di stivali, pantaloni di pelle, toppino risicatissimo e folta chioma bionda a scendere sexy sulle spalle. Niente di nuovo, a ben vedere, basti ricordare certe trasmutazioni, meno a fuoco, di Britney Spears, oppure altre, che invece hanno fatto scuola, della Signora Ciccone. Nelle vesti di rocker, Miley è stata apprezzata all’ultimo Primavera Sound di Barcellona, palcoscenico sul quale ha presentato alcuni brani del suo nuovo progetto: tre Ep che andranno a confluire nel prossimo album “She Is Miley Cyrus”.

“She Is Coming” è il primo della serie, un prodotto che prosegue il percorso di ricollocazione della ex-Disney superstar verso un focus più adulto. I ritmi urban delle riuscite “Mother’s Daughter” e “Unholy” inaugurano il progetto nel migliore dei modi, sostenute da una produzione tanto furba quanto efficace. Il top indossato in copertina è un omaggio ai Sex Pistols e i contenuti testuali sono sovente espliciti, da nasty girl, incentrati sulla difesa della propria libertà, sul sesso più o meno spinto e su esperienze legate agli eccessi (“D.R.E.A.M.” sta per "Drugs Rule Everything Around Me").
Ma il tutto si scioglie come neve al sole nelle tracce successive, fra le quali la sola “Cattitude” (con il contributo di RuPaul) convince a pieno, pur se spuntata – nonostante i bassi super-pompati - rispetto all’iper-energetica trasposizione live (ne trovate una qui accanto, vivamente consigliata).

“She Is Miley Cyrus” è già dipinto come un mosaico di stili, la summa di tutti i generi che la bella popstar ha toccato finora, ma qui non tutto brilla: l’intervento di Ghostface Killah in “D.R.E.A.M.” è troppo laterale, giusto a fine brano, e le più morbide “Party Up The Street” e “The Most” risultano oggettivamente troppo anemiche per farci gridare al miracolo. Nonostante gli alti e bassi di un Ep riuscito a metà, “She Is Coming” negli Stati Uniti è diventato il dodicesimo disco della cantante a entrare nella Top Ten. Vedremo se negli altri due episodi previsti ci sarà più carne al fuoco. Per un’artista strafamosa da anni, e ancora giovanissima, non possiamo comunque evitare di apprezzare la ferma volontà di porsi in maniera poco allineata, e di tentare continuamente nuove strade espressive. Miley sta anagraficamente crescendo assieme ai propri fan, e li fidelizza continuando a parlare il loro medesimo linguaggio.

17/09/2019

Tracklist

  1. Mother’s Daughter
  2. Unholy
  3. D.R.E.A.M. (feat. Ghostface Killah)
  4. Cattitude (feat. RuPaul)
  5. Party Up The Street (feat. Swae Lee, Mike Will Made It)
  6. The Most




Miley Cyrus sul web