Mourning [A] BLKstar

Reckoning

2019 (Don Giovanni)
soul, funky, jazz

L’ascesa al potere di Donald Trump ha rigenerato lo spirito nazionalista e razzista di parte della società americana. Nonostante i risultati economici incoraggianti, le discrepanze sociali si sono dunque in parte acuite, sollevando una reazione da parte delle minoranze (gay, comunità afro, etc..).  Ra Washington fa della militanza politica un elemento fondamentale del progetto musicale Mourning [A] BLKstar: un gruppo fondato in quel di Cleveland e ora giunto ora al terzo album, “Reckoning”, pubblicato dalla Don Giovanni Records.

Già il precedente progetto “The Garner Poems” metteva in chiaro la volontà del musicista e produttore di voler sfidare l’egemonia culturale dei bianchi, nonché l’imperante razzismo nelle istituzioni americane, mettendo al centro dell’opera discografica il brutale assassinio di un uomo di colore, Eric Garner, avvenuto nel 2014 per mano di un agente della polizia di New York, Daniel Pantaleo.
A dar forza al progetto dei Mourning [A] BLKstar, è la natura multigenerazionale e multiculturale della band: un elemento sia fisico che spirituale che ne delinea i contorni, da questo nasce una musicalità limpida, netta, che non stempera mai la forza del linguaggio e della parola. Mentre a fungere da sfondo è un flusso funk, jazz, soul, hip-hop in chiave lo-fi, per un mix dal fascino carnale, intenso, a volte incalzante, spesso riflessivo e amaro, comunque mai conciliante, addirittura "punk" nelle esternazioni sia rabbiose che riflessive.

Non è comunque facile descrivere fino in fondo il carattere struggente della musica dei Mourning [A] BLKstar: Ra Washington prende per mano l’ascoltatore, seducendolo con soluzioni soul orchestrali degne di Marvin Gaye, le quali filtrano le aspre denunce dei testi (“c'è una guerra in corso, e la nostra pelle è il prezzo” da “Anti Anthem Remix”), per poi estrarre dal cappello magico del soul un vellutato romanticismo d’antan (“Situations”), infine gettando nelle pieghe di un raffinato disco di stampo soul un fulgido e violento insieme di sesso, politica e violenza verbale (“Hold Me”).
E’ viceversa una discesa negli inferi quella dei Mourning [A] BLKstar, con voci e suoni che lacerano l’anima con groove ritmici oscuri (“questo paese non è giusto"…" è come un muro di mattoni, recintato da una pistola" da “At The Wall”), o apocalittici e intensi neo-gospel ("Feels"), fino a graffiare e turbare l’animo dell’ascoltatore con una struggente e stanca ballata al limite del nichilismo (“Untitled”).

La sensazione prevalente è che il gruppo abbia trovato un definitivo equilibrio tra contenuto e forma musicale, con potenti concentrati jazz-funk (“Gang Desire”) che si alternano a ingannevoli pop-soul (“Harms”) e ardimentose trame hip-hop graziate da intense prestazioni vocali (la title track), che bilanciano l’irruenza verbale delle forti denunce politiche: la speculazione edilizia e la forzata trasformazione di alcuni quartieri a discapito dei più poveri in “Harlem River Drive OG”.

“Reckoning” è un concentrato di sangue sudore e lacrime, una miscela incendiaria pronta ad infiammare le già leggendarie esibizioni live, che in molti descrivono come una festa di musica e parole, resa ancor più suggestiva da un gioco di luci e immagini dalle forti tinte psichedeliche.
I Mourning [A] BLKstar più che una band sono un collettivo, una comunità: la forza emotiva è un misto di rabbia e stanchezza, un flusso di pensieri e azioni, adagiato su sonorità nitide e autorevoli che mettono in risalto i contenuti politici e sociali, senza restare sopraffatti da un’inutile verbosità intellettuale o militante. Uno dei dischi più caldi dell’anno in corso, che peraltro anticipa un nuovo progetto programmato per fine anno, dal titolo provvisorio “Cycle”.

11/07/2019

Tracklist

  1. Anti Anthem Remix
  2. Harlem River Drive OG
  3. At the Wall 
  4. Untitled 
  5. BLK Musak
  6. Feels 
  7. Gang Desire
  8. Harms 
  9. Hold Me
  10. Reckoning
  11. Situations
  12. Sweet Oil
  13. Star




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