O Terno

< Atrás / Além >

2019 (Risco)
mpb, chamber-pop

Cosa fare quando i vecchi paradigmi smettono di essere validi? Come agire quando l'incertezza prende il sopravvento? Non è nuovo a queste domande Tim Bernardes, autore e leader degli O Terno, formazione paulista messasi in risalto con i primi dischi per un approccio scanzonato e ironico al rock psichedelico. Già “Recomeçar”, il suo disco solista, raffinata collezione di riflessioni dal tocco cameristico, aveva funto da viatico per un nuovo rilancio espressivo da parte del frontman del terzetto, trovatosi in un momento di grande temperie emotiva e di nuove sfide da elaborare.

In linea con lo spirito pensoso, marcatamente sensibile della prova di due anni fa, “<Atrás/Além>” ne è l'approfondimento in formato espanso, bandistico, in cui dare pieno sviluppo a una transizione già subodorata in passato, qui pienamente compiuta. In un appianamento delle tensioni rock, a favore di un più stretto contatto con la gloriosa tradizione mpb, il lavoro è la diretta espressione delle nuove consapevolezze acquisite da Bernardes, delle ambiguità insite nell'approdare all'età adulta, per un gioco di opposizioni e dicotomie che necessariamente parlano un linguaggio del tutto diverso, ben più articolato e sfumato.
Sempre avvinti da una diffusa aura rétro, tale da portarli stavolta a misurare il proprio sound con pesi massimi degli anni Settanta brasiliani e del pop anglosassone del decennio precedente (da Jorge Ben ai Kinks, passando per Beatles, Gilberto Gil e Secos & Molhados), gli O Terno sventagliano un parterre di melodie dolciamare contraddistinte da arrangiamenti eleganti, di assoluto pregio, composti con un orecchio che dosa jazz, pop cameristico, tentazioni orchestrali ed emotività soul sotto un unico tetto.

Ancor prima che la scrittura (mai comunque appiattita agli sguaiati standard della ballata contemporanea) è effettivamente l'aspetto sonoro quello che più colpisce nell'alchimia del progetto, quello che trasporta l'intera operazione da diario esistenziale a parabola sulla crescita e il sentimento, con tutti i tentennamenti e le estremizzazioni che ciò può comportare. Il dietro e l'oltre, passato e futuro pronti a scontrarsi e a forgiare il presente, a tingerlo di ansia e nuovi slanci, con cui fronteggiare le inquietudini interiori e la crisi circostante.

Forse non sarà stato nelle intenzioni del gruppo, ma questo spaccato di vita reca in sé un profondo romanticismo, il quale illumina ogni passaggio, ogni pausa di una luce vivida, chiara, talvolta tremolante ma mai diversa nella propria intensità. Che si giochi di (relativa) sottrazione nella passionale cantata cameristica “Eu vou” (col crooning di Bernardes a muoversi dalle parti di Caetano Veloso), che si intercettino le modalità della canzone folk (“Pra sempre será”, “Passado/Futuro”), che si sposino atmosfere più lussuose e sofisticate (una loungey “Volta e meia”, inframmezzata dai contributi vocali di Shintaro Sakamoto e Devendra Banhart), il tono non cede mai da una narrazione distante e distaccata, premia anzi la forte impostazione lirica del progetto, il profondo coinvolgimento degli elementi messi in campo, che estingue ogni forma di facile patetismo.

In questa acquisizione di nuove consapevolezze, passaggio a un'altra fase della propria carriera, la ditta O Terno centra la giusta transizione, misurandosi con un'estetica smaccatamente classica, ancora capace però di traslarsi nel presente con adeguata personalità. Sarà interessante valutare dove ulteriori esperienze condurranno l'ispirazione di Bernardes e soci.

26/09/2019

Tracklist

  1. Tudo que eu não fiz
  2. Pegando leve
  3. Eu vou
  4. Atrás / Além
  5. Nada / Tudo
  6. Pra sempre será
  7. Volta e meia
  8. Bielzinho / Bielzinho
  9. O bilhete
  10. Profundo / Superficial
  11. Passado / Futuro
  12. E no final


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