Red Sleeping Beauty

Sono passati tre anni da "Kristina", album con il quale gli svedesi Red Sleeping Beauty hanno infranto un silenzio quasi ventennale messo in atto dopo la pubblicazione del loro secondo progetto "Soundtrack", pubblicato dalla gloriosa etichetta spagnola Siesta. Una pausa che è stata resa necessaria dalla dura battaglia della cantante Kristina Borg contro il cancro.

Perso per strada il bassista Carl Johan Näsström e con i due chitarristi Niklas Angergård e Mikael Matsson contagiati dalla passione per i sintetizzatori e altre diavolerie elettroniche, i Red Sleeping Beauty ritornano in scena con maggior consapevolezza e grinta. "Stockholm" si svincola non solo dalle sonorità indie-pop degli esordi, ma anche dalla natura celebrativa del precedente album, mettendo in mostra un muscoloso synth-pop che, alla maniera degli Omd, gioca con il versante pop dei Kraftwerk ("We Are Magic").

Il nuovo disco dei Red Sleeping Beauty è un inatteso campionario di perfetto synth-pop, un album ricco di melodie accattivanti ("Always On Your Side") e piacevoli residui del passato di guitar-band ("Red Sleeping Beauty").
Gli svedesi si muovono con disinvoltura sullo stesso territorio stilistico dei Pet Shop Boys ("Tonight"), degli Yazoo ("Top Love") e dei Saint Etienne ("The Swedish Winter", "A Perfect Facade"), per poi riafferrare le sonorità robotiche dei Kraftwerk nella splendida rilettura virtuale di "Trans Europe Express" che anima l'irresistibile "New York City Girls".

Con il quarto album, la band svedese consolida dunque il cambio di stile di Niklas Angergård, Mikael Matsson e Kristina Borg. Dieci canzoni che hanno le caratteristiche di altrettanti potenziali hit single, tra i quali svetta l’eccellente "Don't Cry For Me, California", un brano che Dylan Mondegreen ha prontamente inserito nel proprio repertorio ("Ikkje Gråt For Me, California") suggellando così la rinascita di una delle migliori pop band in circolazione.

17/12/2019