Sarah Louise

Nighttime Birds And Morning Stars

2019 (Thrill Jockey)
alt-folk, experimental

Nuove vibrazioni agitano i sogni di Sarah Louise Henson: al folk primitivo e al delizioso fingerpicking degli esordi è subentrato un suono stratificato, che si nutre di elettronica e folk come se fossero un unico linguaggio sonoro. Al virtuosismo l’artista ha associato sapienti manipolazioni digitali, che trasmutano il suono della chitarra in altre vibrazioni possibili, varcando i limiti espressivi di uno strumento già di per sé ricco di toni e timbri.
Sarah Louise affronta la complessa chimera dello scontro-incontro tra passato e presente con lo stesso spirito di un apprendista, che pian piano scopre le infinite possibilità di una forma d’arte: la tecnologia non più come limitazione all’ispirazione, ma come fonte di nuove prospettive.

E’ strano immaginare che “Nighttime Birds And Morning Stars” sia stato in parte elaborato dall’artista mentre completava il precedente “Deeper Woods”, un album che indugiava su schemi molto più tipici e convenzionali, con basso batteria e chitarra elettrica a seguire un modello consolidato.
Basta ascoltare il singolo di presentazione “Rime” per entrare in una dimensione aliena, dove l’artista esplora tutte le variabili cromatiche di una 12 corde, con striature timbriche che hanno i connotati dell’elettronica sperimentale.
Il nuovo album di Sarah Louise, pur proiettandosi verso il mondo onirico, non perde il contatto con la realtà terrena tanto cara all’autrice: le registrazioni live e una semplificazione degli accordi base delle composizioni evocano un’urgenza tutta fisica e naturale che crea un’interessante distonia sonora.

E’ facile associare le suggestioni ambient e spirituali dell'album a certe pagine new age, ma è un grave errore lasciarsi suggestionare dal suono in superficie: distorsioni e deformazioni sonore agitano le acque, creando un universo lirico visionario, dove il canto degli uccelli introduce una cascata di suoni elettronici (“Daybreak”, il cui testo usa il verso di una canzone tradizionale appalachiana), mentre manipolazioni digitali accelerano e allentano la tensione di un atipico esempio di world music (“R Mountain”).
Le funamboliche trasgressioni chitarristiche sono ancor più evidenti in “Ancient Intelligence”, perfetta sintesi tra immaginazione e tecnica, un brano che fa della stratificazione e dell’imprevedibilità armonica i propri punti di forza.

Le inquietudini di “Swarming At The Threshold” sfuggono al tono più meditativo del resto dell’album, le sovrapposizioni di armonie appalachian-folk sono straziate, furiose, frenetiche, quasi al limite del ritmo, prima che tutto sfumi verso l’ennesimo drone elettronico intriso di calma e pace.
Quando finalmente la voce di Sarah Louise riappare in scena in “Late Night Healing Choir”, sembra quasi un elemento soprannaturale, uno strumento di rinascita spirituale. Ed è sempre la voce il  centro emotivo dell’audace “Chitin Flight”, foriera non solo degli accordi chitarristici più stravaganti, ma anche dell’interazione con bizzarri suoni elettronici che simulano insetti, animali e strane presenze incorporee, che trovano infine spazio e tregua nella title track.

Concepire la musica come un atto di crescita personale e artistico non è tanto di moda, rischiare e sperimentare a costo di perdere il proprio pubblico lo è ancor di meno: con “Nighttime Birds And Morning Stars” Sarah Louise non teme la sfida, al coraggio associa intelligenza e una padronanza tecnica fuori dal comune, dando vita e forma a una delle più interessanti trasgressioni stilistiche dell’anno in corso.

06/04/2019

Tracklist

  1. Daybreak
  2. R Mountain
  3. Ancient Intelligence
  4. Rime
  5. Swarming At The Threshold
  6. Late Night Healing Choir
  7. Chitin Flight
  8. Nighttime Birds And Morning Stars




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