Sonologyst

Phantoms

2019 (Unexplained Sounds Group)
musique concrete, elettroacustica

L'instancabile Raffaele Pezzella, autore del progetto Sonologyst, prosegue il suo assiduo compito di diffondere le forme più estreme di musica sperimentale drone, elettroacustica, dark-ambient provenienti da ogni parte del mondo con una passione e costanza assolutamente encomiabili. Due etichette sempre fervide di iniziative (Eighth Tower Records, Unexplained Sounds Group), una trasmissione radio settimanale sulla piattaforma Mixrl e un’attività solista da musicista che periodicamente pubblica album estremi ma sempre carichi di comunicatività. Il recente “Apocalypse” aveva proprio questo da segnalare; la capacità di creare scenari e sensazioni apocalittiche sempre vividi, tanto da poter produrre un concept-album sulla fine dell’umanità, riuscendo a parlarci del nostro presente e del nostro futuro.

Oggi il progetto Sonologyst torna col nuovo “Phantoms”, che segna un momento di cambiamento per la discografia di Pezzella. Il tema stavolta sono i ricordi, le memorie sbiadite, intese come immagini fantasmatiche, visioni aleatorie come fantasmi che circondano in ogni momento la nostra vita. Pezzella cerca di conseguenza di fissare le memorie per non farle fuggire via, usando come strumento la concrete musique francese, il field record e l’uso incessante di droni elettroacustici. Per far questo campiona voci di bambini in un parco, persone che giocano a pallamano, cani che abbaiano, un uomo che legge testi di filosofia, per cogliere l'aspetto della fugacità di tutti questi momenti, destinati inevitabilmente a trasformarsi in memorie oniriche, che si accavallano come ricordi privi di ordine logico per diventare ombre, fantasmi. “Phantoms” è quindi un cambiamento in quanto il legame con la tradizione della musica concreta di Pierre Schaeffer è molto più saldo. Il drone elettroacustico diventa il trait d'union tra Schaeffer e la discografia di Pezzella, strumento di sintesi tra la sperimentazione del secolo scorso e quella post-Duemila.

La title track apre l’album con scenari ancora derivanti dalle sonorità ipnotiche e inquiete di "Apocalypse". Rumori in sottofondo, urla che provengono da figure fantasmatiche e poche note di piano d’avanguardia ci introducono nel puro terreno elettroacustico di “Three Options Collided”. “Shamanic Rite Passing On A Sugery Table Equipped With Azzax And Trumpet” è un buon esperimento di musica concreta e tromba, mentre “Memorex” segna il massimo momento onirico.
L’inatteso tribalismo di “Dahomey Kingdom” con suoni manipolati di canti di uccelli e cori di donne, presenti anche in “Fragments Of A Winter With A Few Other Cards To Play”, sembra farci regredire verso ricordi antichi, misticismi perduti che fanno parte comunque della storia umana, ormai scomparsa e schiacciata dal peso dei millenni. “An Index Of Maths Philosophy” sembra parlarci della memoria delle parole che ci inondano quotidianamente, siano esse importanti o meno. Una breve intro orientale a cui segue un parlato rapido e quasi incomprensibile di testi filosofici, che poi svanisce in suoni fantasmatici per riemergere nel finale.

Quanto rimarrà delle memorie si comprende nel finale “Orient Out Of Tune”, che chiude con un drone ossessivo e cantilene di fantasmi indecifrabili ed esoterici, che testimoniano la fugacità sia della nostra esistenza che delle memorie di cui siamo portatori.

16/07/2019

Tracklist

  1. Phantoms
  2. Three Options Collided
  3. Shamanic Rite Passing On A Sugery Table Equipped With Azzax And Trumpet
  4. Memorex
  5. Dahomey Kingdom
  6. Fragments Of A Winter With A Few Other Cards To Play
  7. An Index Of Maths Philosophy
  8. Codified
  9. North-South Crossing
  10. Orient Out Of Tune

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