"Blue" Gene Tyranny and Peter Gordon

Trust in Rock: Your New Concept in Music

2019 (Unseen Worlds)
jazzy progressive-rock, art-rock, jam band

Il 6 novembre del 1976 (era un sabato), l’ensemble guidato dal pianista “Blue” Gene Tyranny e dal sassofonista e tastierista Peter Gordon completava una serie di tre concerti all’University Art Museum di Berkeley con una serata memorabile. Restate sepolte da qualche parte per oltre tre decenni, le registrazioni effettuate in quell’occasione sono state finalmente riversate su vinile in edizione limitata dalla Unseen Worlds e testimoniano, in quasi due ore di musica, di un collettivo alle prese con un eccitante ibrido di jazz-rock, progressive, sensibilità art-rock e sperimentazione calibrata.

Coadiuvati da Patrice Manget alla voce, Karl Young ai fiati, Paul Dresher alla chitarra, Steve Bartek al basso, Gene Reffkin alle percussioni e Janet Cuniberti al clavinet e al sintetizzatore RMI, Tyranny (che all’epoca insegnava al Mills College) e Gordon (ancora uno studente sotto la guida di Robert Ashley e Terry Riley) avevano scelto di iniettare la loro passione per la “new music” in un formato rock, provenendo da due percorsi comunque diversi. Il primo si era fatto le ossa in Texas, suonando rock’n’roll ma anche country e tex-mex, salvo innamorarsi, poi, delle pubblicazioni della Motown. Il secondo, invece, dopo aver suonato il sax e l’organo in formazioni liceali, aveva avuto l’illuminazione durante una visita alla Trout House, la casa a due piani sita dalle parti di Woodland Hills in cui, tra la fine del 1968 e la prima metà del 1969, Captain Beefheart & His Magic Band avevano ideato e in parte registrato l’inarrivabile doppio “Trout Mask Replica”.

La capacità del Capitano Cuordibue di trattare i diversi elementi musicali come materia viva da plasmare attraverso una sensibilità pittorica ebbe il suo impatto anche sulla realizzazione della musica che oggi si ascolta in “Trust in Rock: Your New Concept In Music”, musica nata dalla volontà di rovistare tra le macerie di un rock all’epoca conteso tra la prosopopea di un rock progressivo sul viale del tramonto e i primi vagiti di quel ritorno al (dis-)ordine che darà vita alla “falsa” rivoluzione del punk.

L’iniziale “Without Warning” (venti minuti di durata) oppone alla cantabilità blueseggiante e vagamente gospel della prima parte, una seconda che spinge un galoppo jazz-rock verso lande kraut-rock e post-minimaliste, mentre in controluce si agitano memorie di Chicago Transit Authority, Grateful Dead e Steely Dan, ma filtrate dalla lente di Steve Reich. Nella successiva “Leading A Double Life”, l’atmosfera diventa più rilassata, quasi da night fumoso, ma la musica nasconde tratti di liturgico abbandono.
Si riparte, quindi, con le cadenze effervescenti di “On The Other Hand” (altri venti minuti), in bilico tra jazz-blues sincopato, boogie-woogie, barrelhouse, vaudeville per big-band, pulsazioni rock’n’roll e rapimenti al limite del free-jazz, per uno dei momenti più trascinanti dell’intero set. A seguire, “Next Time Might Be Your Time”, soul/rhythm & blues sornione, con pianoforte in accelerando, contrappunto di fiati e finale minimalista. Per “Machomusic”, invece, la scelta cadde su di un ostinato cacofonico metà fanfara rhythm & blues, metà honky-tonk.

Legata a stilemi honky-tonk è anche la successiva “God’s A Man”, che però dapprima vira su posizioni progressive-country, poi rievoca le dissertazioni della Hampton Grease Band e quindi si avvia verso la conclusione con piglio tra l’estatico e il dissonante. Il brano più breve del lotto, “When Baby Gets Wet”, alterna passaggi pensosi ad altri più cadenzati. Preceduta dal rimestare folk e krauto di “Cloves And Cinnamon”, “Intervallic Expansion” (ventisette minuti di durata; con Philip Glass alle tastiere ed Ernie Brooks dei Modern Lovers al basso) è costruita su un pattern che si sviluppa gradualmente. Il risultato è un'ipnosi minimalista che travolge ogni struttura rock, per dare spazio alle magie della ripetizione impercettibilmente mutante. 

19/12/2019

Tracklist

  1. Without Warning
  2. On the Other Hand
  3. Leading a Double Life
  4. Next Time Might Be Your Time
  5. Machomusic
  6. God's a Man
  7. When Baby Gets Wet
  8. Cloves and Cinnamon
  9. Intervallic Expan

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