A. G. Cook

7G

2020 (PC Music)
pc music, elettronica, patchwork

Nemmeno il tempo di farla finita con gli anni Dieci, ed ecco piombarci tra capo e collo un mastodontico resoconto di quello che è stato uno dei fenomeni più interessanti e chiacchierati nel campo dell'elettronica da blog: l'universo PC Music.
L'aspetto biografico del movimento è tutto sommato ancora facilmente riassumibile: nel 2013 PC Music era un'etichetta discografica indipendente, poi espansa a collettivo di artisti dai comuni intenti, e infine tramutatasi in termine per indicare a grandi linee un'espressione artistica multimediale ormai ascrivibile a sé stessa.
Fondatore e direttore del progetto, il britannico Alexander Guy Cook - laureato alla Goldsmith Universitiy di Londra e grandissimo nerd tuttofare con le mani in pasta in composizione, produzione, grafica, marketing e management - è il direttore artistico di Charli XCX, l'ideatore del caramellato mondo di Hannah Diamond e il Gran Facilitatore dietro a decine di nomi associatisi al suo marchio nel corso degli anni, dal compagno di scuola Danny L Harle a Caroline Polachek, Tommy Cash, Clairo, 100 gecs e tanti altri.

Eppure, l'immane debutto "7G" non è tanto uno sguardo al passato, quanto un osservare in tralice le alchimie pop del futuro, della serie: avviarsi con il sorriso sulle labbra verso l’ultima tendenza e tanti saluti a tutti. Troviamo quindi sette dischi composti da sette canzoni l'uno, che suonano come sette variegate interpretazioni di quella cosa chiamata popular music. Ciascun disco viene indicato dall'uso di uno strumento - o meglio in questo caso, di una lunghezza d’onda.
Dunque, “Drums” per compressioni ritmiche e schizzi vari secondo il vangelo di Thomas Russell Jenkinson e Ryan Owen Granville Williams; “Guitar” per addolcire il ricordo di una chitarra appesa al muro; “Supersaw” per assuefarsi di panico e assecondare il presente in tutte le sue salse, hype elettronici compresi; “Piano” per illuminare la smania pop e continuare a sognare; “Nord” per addolcire, sic et simpliciter; “Spoken Word” per immaginare la colonna sonora di una pellicola sci-fi in cui il sole non tramonta mai; “Extreme Vocals” per unire le sperimentazioni vocali di Antye Greie-Fuchs col sound dell’amica SOPHIE.
Il tutto è naturalmente da prendere con le pinze. Basti pensare che in certi episodi si passa dal suono ipnagogico stile Toro Y Moi (“Oracle”) a trip esotici su base microhouse: come se Dj Sprinkles incontrasse i Minilogue a una festa organizza da Laraaji (“Note Velocity”).
Provocazione? Certamente Cook è un aizzatore mediatico che sa il fatto suo - un cane sciolto, per usare un’espressione del Mesozoico - ma una volta sviscerato, "7G" appare piuttosto come la trovata artistica di un visionario comunicatore digitale che prende forma di un gigantesco castello di marmo in 3D.

L’avvio è davvero feroce: drum'n'bass programmata al laptop, solita frenata per rallegrare le leggi della fisica che governano i timpani, e gran cazzeggio finale con un ritmo che sfiora i 220 Bpm. Titolo? “A-Z”. Cioè l’alfabeto a mo’ di sfottò. E’ solo la prima di quarantanove alchimie a tratti impossibili da decifrare senza passare per pazzi. Tuttavia, l’opera si rivela, al di là di ogni metafora, come un compendio di geniale irriverenza.
La suddivisione tematica della tracklist aiuta comunque alla fruizione: affrontare "7G" come una raccolta di sette Ep è sicuramente più facile che non perdervisi dentro alla cieca, tanto alla fine ognuno dei sette lati rileva comunque le proprie sorprese e la dicitura dello strumento in questione è da intendersi in senso alquanto lato. Doverosa avvertenza, quindi: alla larga puristi del beat, tutti gli altri possono allegramente limonare con la propria idea di musica da club o, se preferite, deconstructed-club.

Prendiamo un attimo la sezione dedicata alla chitarra. “Gold Leaf” spiegata in breve? Lopatin che beve un caffè al bar con Malcom Middleton. “Being Harsh”? Un cantautore indie-folk dei 2000 a caso col microfono più vicino al naso che alla bocca. Ci si interroga: cosa vorrà dirci Cook con una trovata del genere? E perché “Undying” suona come i Radiohead ubriachi in studio con il santino dell’indimenticabile Mark Linkous? Non lo sapremo mai, e va bene così. Stesso sentiero per la cover di “Beetlebum” dei Blur, un sommesso accento lo-fi con sbavature electro-clash in netto contrasto con le produzioni solitamente laccate all'eccesso del mondo PC.
Fanno capolino anche altre rivisitazioni di giganti rock e del pop, ma in capitoli diversi; secondo Cook, infatti, "The End Has No End" degli Strokes è da sezione "Spoken Word", mentre "Today" degli Smashing Pumpkins e "Chandelier" di Sia sono collocate su "Extreme Vocals" - l'ultima delle due viene ardentemente urlata nel microfono con la sorda furia disforica di un Dorian Electra.

Più che un album, "7G" è un'antologia del Cook-pensiero che salta da un calderone degli ultimi cinque lustri all’altro, la riprova di un onnivoro senso comunicativo post-internettiano tanto emotivamente distaccato quanto disperatamente bisognoso di comunicare tutto e subito, tessendovi sopra un inafferrabile contorno queer che poi è il pane quotidiano di ogni nome associato al marchio PC Music.
Cosa combina infine Cook dopo aver consumato la sete del rockettaro "scaduto", vivo come un fiore solo nella propria cameretta? Semplice: palpeggia il futuro. Immagina hype e scenari possibili, elabora la materia sintetica come un gigantesco collage a sua totale disposizione, perché gli opprimenti synth cinematografici alla Vangelis di "Mad Max" e un omaggio alla Taylor Swift di "The Best Day" convivono tranquillamente nello stesso spazio emotivo come tante finestrelle aperte del proprio browser. E, a dirla tutta, la cosa gli riesce talmente bene da poter soggiogare anche forme di repulsione all’algoritmo in frac e bacchetta.

01/09/2020

Tracklist

A. G. Drums

A-Z
Acid Angel
H2O
Drum Solo
Nu Crush
Gemstone Break
Silver


A. G. Guitar

Gold Leaf
Being Harsh
Undying
Drink Blood
Lil Song
Beetlebum (Blur cover)
Superstar (Live at Secret Sky)


A. G. Supersaw

Mad Max
Illuminated Biker Gang
Soft Landing
Overheim
DJ Every Night
Car Keys
Dust

 

A. G. Piano

Oracle
Note Velocity
Windows
Feeling
Waldhammer
Polyphloisboisterous
Anything Could Happen

A. G. Nord

Behind Glass
Oohu
The Best Day (Taylor Swift cover)
Triptych Demon
Official (Charli XCX cover)
Crimson
Life Speed

A. G. Spoken Word

Could It Be
The End Has No End (The Strokes cover)
No Yeah
Green Beauty
Unreal
2021
Hold On


A. G. Extreme Vocals

Today (Smashing Pumpkins cover)
Chandelier (Sia cover)
Idyll (Life Sim cover)
Show Me What
Somers Tape
Crimson and Clover (Tommy James and Shondells cover)
Alright

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