Better Person

Something To Lose

2020 (Arbutus)
sophisti-pop

Quattro anni fa Adam Byczkowski, il vampiro più innamorato della storia, fece capolino nei nostri radar e catturò la nostra attenzione in un battibaleno, cantando di amore con una sincerità e un trasporto che hanno saputo tenere a bada ogni forma di stucchevolezza: una miscela a suo modo affascinante, che l'appassionato trasporto della musica ha messo in risalto, chiarendo la natura nebbiosa e sofisticata di un autore già pienamente formato. Coccolato, accudito tra cambi di residenza (da Berlino a Los Angeles, dove ha goduto della supervisione alla produzione di Ben Goldwasser dei MGMT) e rinnovati slanci lirici, "Something To Lose" fornisce finalmente il seguito di "It's Only You" ed elabora ulteriormente l'umbratile formula sophisti-pop con l'Ep d'esordio, esplicitando una corrispondenza d'amorosi sensi più forte e struggente che mai, sulla quale aleggia il timore della perdita e dell'abbandono. Sospeso tra euforia e improvvisa malinconia, l'album contorna il tremolante romanticismo di Better Person e ne rafforza il tocco narrativo, costruendo una colonna sonora per scintillanti cortometraggi a cuore aperto.

Con il natio polacco a fare capolino in due brani (è l'inglese per il resto a dominare ancora una volta), la breve raccolta dell'autore è un compendio dei più eleganti e sinuosi anni Ottanta sintetici, di quelli che hanno animato sin dall'inizio gli esiti musicali di Byczkwoski, ma che qui rifulgono più diretti che mai, vissuti nuovamente con una partecipazione e una intensità tali da fugare da subito la semplice adesione estetica.
Con la produzione a incoraggiare ulteriormente il trasporto dolceamaro di Better Person, questi traccia dense ballate e più spigliati midtempo che pennellano testi di intima, talvolta dolorosa ispirazione, persa nella forza di un sentimento che non pare conoscere limiti.

I due splendidi singoli di lancio hanno senz'altro presentato al meglio l'album. Da un lato abbiamo la più vivace title track, in cui la lezione melodica di Prefab Sprout e Aztec Camera viene mandata giù come l'Ave Maria, è pop di classe, dalla scrittura immacolata, in cui nervosismo, paura e slancio si succedono con chiarezza cristallina, cementando in un impasto unico l'euforia legata all'innamoramento. Dall'altro si ha "Close To You", torch song in cui i fantasmi di Blue Nile ed Everything But The Girl si coalizzano per una melodia di estrema raffinatezza, in cui le tastiere piroettano cristalline attorno alla commossa interpretazione dell'autore: finire col versare qualche lacrima è quasi spontaneo.

È un peccato che spesso e volentieri siano più gli arrangiamenti a condurre le canzoni che viceversa: e così gli spessi synth che inquadrano "Dotknij mnie" finiscono quasi per risultare più interessanti di una penna qui ben più fioca, che non riesce a procedere di pari passo alla più imponente progressione del sound. Allo stesso modo "True Love", per quanto sorretta da uno dei momenti vocali più controllati di Byczkowski, poco fa per non sfuggire a una sottile impalpabilità di fondo che ne inficia l'impatto.
Non che ci siano pezzi effettivamente brutti (in ventinove minuti di disco questo sì che sarebbe stato un crimine!), per quanto però estremamente curati nei loro elegantissimi abiti di velluto e carichi di pura passione, talvolta finiscono per non portare completamente a termine quanto le premesse andavano indicando. In fondo, però, l'amore è anche confusione, e di certo non gliene vogliamo al buon Adam, che indubbiamente in ambito di pop sofisticato e suadente ha già dimostrato di saper dire la sua. C'è solo da attendere che la passione ritrovi di nuovo il morbido equilibrio di quattro anni fa.

04/11/2020

Tracklist

  1. Na zawsze
  2. Hearts On Fire
  3. True Love
  4. Something To Lose
  5. Glendal Evening
  6. Dotknij mnie
  7. Close To You
  8. Bring Me To Tears
  9. Ostatni Raz


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