Biesy

Transsatanizm

2020 (Godz Ov War Productions)
progressive black metal, avantgarde

All'interno della scena black metal polacca c'è sempre stata molta varietà: se guardiamo agli ultimi dieci-quindici anni, notiamo infatti che sono emerse molte valide realtà diametralmente opposte tra loro, come ad esempio gli inarrivabili Mgła (i migliori in assoluto), i misteriosi Batushka (quelli del primo album ovviamente) o altri nomi meno conosciuti ma assolutamente degni di attenzione (dagli Evilfeast fino ai nerissimi Cultes Des Ghoules). Ma in Polonia c'è anche tanta voglia di sperimentare, come giusto che sia in ambito black metal.

Il progetto Biesy (ovvero demoni) prende vita a Cracovia nel 2014, debuttando tre anni dopo con "Noc Lekkich Obyczajów", un album fin troppo anonimo per emergere dalla nebbia delle infinite distese polacche. Dietro questa creatura c'è un tale PR (che oggi si fa chiamare Faustyna IHS Moreau), polistrumentista già impegnato con i folli e deliranti Gruzja che in questo nuovo album decide di fare tutto da solo, virando su un black metal di taglio avanguardistico. Aver scelto i due minuti scarsi di "Nowa Transylwania" per presentare il disco si è rivelata una mossa tanto calcolata quanto azzardata, perché al di là di un videoclip sicuramente affascinante, Biesy si stacca da tutto e da tutti, proponendoci un passaggio rumorista in cui le percussioni industriali si mescolano con una certa elettronica straniante (quasi ai confini della witch house), per un risultato complessivo alquanto difficile da digerire a un primo semplice ascolto.

Con un biglietto da visita di questo tipo, siamo pronti a scommettere che tanti puristi del genere potranno storcere il naso, "Transsatanizm" però non si riduce soltanto all'allucinato pezzo di cui sopra, perché fin dalla prima "Ihs" il disco imbocca una strada più terrena, nella quale il black metal si fa più canonico ma non per questo meno sperimentale. Qui lo spettro dei Deathspell Omega emerge a più riprese, mentre si susseguono dei riff oscuri e opprimenti che lasciano letteralmente a bocca aperta.
Per trovare la velocità dobbiamo invece attendere il blast-beat della successiva "La Dolce Instant", altra perla indiscussa del lavoro (se i Mayhem fossero stati polacchi, non sarebbero finiti poi così lontano da questa spiazzante composizione).

L’anima progressiva di Biesy affiora con maggior vigore in passaggi come "Golgota 2045" (un incubo dissonante) o nella pazzesca "Karolina 23", quest'ultima contornata da malsane vocals al veleno, mentre sullo sfondo si materializzano i colori accesi della copertina, per una definitiva ipnosi trans-satanica. Questo orrore metafisico diventa definitivamente reale nella conclusiva "Uwaga: Swiat", ancora una volta un serpente che cambia pelle trasformandosi in un mostro a tre teste, tre come le anime di Biesy: una puramente black metal, una di taglio elettronico e una terza sempre in bilico tra avanguardia e affilate progressioni.

Il metal estremo, da sempre terreno fertile per le più ardite sperimentazioni, con "Transsatanizm" trova l'ennesima via di fuga tutta da scoprire. Chi da anni segue il genere con un approccio open-minded, deve per forza fare tappa da queste parti, facendo attenzione a non restare disorientato durante un primo superficiale ascolto del disco. Quello di Biesy è infatti un lavoro che cresce a dismisura col tempo, un album per adesso tra i più significativi e originali di questo maledetto 2020.

04/06/2020

Tracklist

  1. IHS
  2. La dolce instant
  3. Golgota 2045
  4. Nowa Transylwania
  5. Karolina23
  6. W Krainie Grzybów
  7. Uwaga: świat