Colombre

Corallo

2020 (Bomba Dischi)
pop, songwriter

Ci aveva lasciato con l’acquolina in bocca, o meglio, un pulviscolo piacevole capace di rianimare il panorama musicale italiano. A distanza di tre anni dal suo ultimo lavoro, Colombre - all'anagrafe Giovanni Imparato - torna con “Corallo”, un album atteso e di grandi svolte. Prodotto dallo stesso Imparato, insieme a Fabio Grande e Pietro Paroletti, il disco è stato registrato e mixato alla Sala Tre di Roma, masterizzato da Andrea Suriani all'Alpha Depth di Bologna e vanta la collaborazione di Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours) alla batteria.  Dopo il mega-tour con Calcutta che l’ha portato non solo in giro per l’Italia ma anche per l’Europa, e la collaborazione ormai consolidata con Maria Antonietta, Colombre ha fatto incetta di nuovi stimoli per tornare all’attacco.

Un titolo ancora una volta visivo, inaspettato e mai banale, che indica, dunque, evoluzione e rigenerazione, come se Colombre non volesse cambiare pelle ma mostrare la sua anima più profonda. Ancora una volta viene sottolineato un continuo scambio osmotico con quello che ci circonda, prendendo un particolare per sviluppare un’emozione. 

Non avevo un titolo preciso, ma c'era questa parola che, durante la scrittura, ogni tanto riaffiorava come a volermi suggerire il senso più nascosto delle canzoni. Il corallo lo associo ai rapporti interpersonali che racconto nel disco; misteriosi, profondi, difficili da avvicinare, da trattare e preservare con più delicatezza possibile, data la loro complessità e bellezza 

Se “la luce entra dove c’è una una crepa”, Colombre non ha paura di mostrare fragilità e incomprensioni tra due persone, due menti, due cuori: uno spogliarsi di ogni difesa che vale la chiara citazione al verso di Leonard Cohen. E quello al cantautore canadese non è l’unico riferimento che troviamo nel disco: “Corallo” è un continuo rimando a riff e chitarre di Mac DeMarco, Alex Turner o Andy Shauf che Colombre riesce a gestire con padronanza e maestria senza mai essere spudoratamente una copia. Lo stile del lavoro è comunque sempre legato anche alla scena italiana: da Alan Sorrenti ai Baustelle, Colombre riesce a essere sempre avvolgente, accattivante, a conquistare lentamente l’ascoltatore: una dote che ritroviamo nella dimensione live che più gli appartiene in quanto ottimo musicista.

Ma ripercorriamo le tracce: “Corallo”, omonimo brano del titolo ha un effetto drama iniziale importante: il suono è pieno, curato con una direzione ben precisa fino a richiamare i migliori anni dei Baustelle nel dare tanta profondità compositiva. Da notare il cambio timbrico nella voce di Colombre, che si fa più rarefatto, continuo, eterogeneo. “Non ti prendo la mano” è invece un brano deciso e riconoscibile fin dal primo ascolto. Sono le battute finali di una coppia isolata dal mondo. “Se chiudo gli occhi sono già nel futuro”: avere la consapevolezza del proprio essere, dell’amore per se stessi, del volersi liberare da un rapporto sbagliato.
“Terrore” sottolinea la capacità di Colombre di cantare e parlare di aspetti negativi dell’animo umano con un sound leggero e semplice, ma mai scontato. Della serie “lo so che l’amore è una cosa semplice”, ma cantarlo tutt’altro.

“Crudel” è una ballata romantica a tu per tu: anche qui un’aspirazione al futuro, a un domani che promette tanto, nel bene e nel male. Una presa di coscienza, una dedica allo specchio per un secondo: una traccia scanzonata, quasi generazionale, un grido liberatorio che viene da una cameretta che immaginiamo in stile Wes Anderson. “Mille e una notte” ha un incipit maestoso: “Dovrei tornare ad ascoltare ma sono anni che non ci riesco più”. Un dubbio rimane fino a fine traccia: è più difficile comunicare con se stessi o con l’altro? Mentre “Arcobaleno” è uno dei brani che più funzionano nell’album: può essere considerata la controparte di "Blatte", canzone che in "Pulviscolo" aveva conquistato grazie al feat. perfetto con Iosonouncane. Parafrasando lo stesso cantautore: “Un’ombra sul prato”.

In definitiva, “Corallo” è un buon lavoro, uno specchio che riflette un artista capace di brillare sempre di più. Sicuramente sul palco ci sarà modo di approfondire i brani e godere appieno delle sfumature che, come esposto poc'anzi, solo i bravi musicisti sanno dare al pubblico.

20/03/2020

Tracklist

  1. Corallo
  2. Non Ti Prendo La Mano
  3. Terrore
  4. Crudele
  5. Per Un Secondo
  6. Mille E Una Notte
  7. Arcobaleno
  8. Anche Tu Cambierai

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