Dan Sartain

Dan Sartain Vs Sun Studio

2020 (autoprodotto)
rockabilly, rock'n'roll, desert blues

Il 20 marzo Dan Sartain ci ha lasciati per sempre. Il talentuoso cantante e chitarrista aveva appena 39 anni. Era nato a Birmingham, Alabama, il 13 agosto del 1981, e si era costruito una piccola reputazione nel circuito garage-rock grazie a un filotto di dischi molto apprezzati nella seconda metà degli anni Zero. Il suo stile è stato sempre influenzato dalle atmosfere pulp-western, tipiche dei film di Quentin Tarantino: un concentrato di rockabilly e desert blues, con espressi riferimenti alla cultura chicana e mariachi, e con la lezione del miglior rock 'n' roll anni 50 sempre ben presente. Un po' Willy DeVille, un po' Jon Spencer, un po' Giant Sand.

Perso il treno per l'affermazione su larga scala, nonostante la spinta propulsiva di aperture importanti per White Stripes, Hives e Social Distortion, Sartain ha continuato a incidere con buona prolificità, assicurando al proprio pubblico un livello qualitativo costantemente alto. L'ultimo album diffuso in vita risale all'ottobre del 2020, quando il musicista americano ha pubblicato sul proprio profilo Bandcamp il risultato di una session tanto rabbiosa quanto appassionata, registrata il 18 maggio dello stesso anno presso gli storici Sun Studios di Memphis, Tennessee, gli stessi che resero immortale il mito di Elvis Presley.

L'obiettivo della seduta è stato reincidere una manciata di "classici" del proprio repertorio: otto ore dedicate a rimasticare col senno di poi parte dei suoi dischi più amati dai fan. Quasi tutto il materiale è estratto da "Dan Sartain Vs The Serpientes" del 2005 e "Join Dan Sartain" del 2006, i lavori più rappresentativi del periodo che precedette il passaggio all'etichetta One Little Indian. La modalità di esecuzione è essenziale ma diretta e molto efficace: ad accompagnare la voce e l'espressiva chitarra di Sartain ci sono soltanto le percussioni suonate da Carter Wilson e (in sole due tracce) il basso di Matt Patton, che si è occupato anche della post-produzione.

Il materiale qui reinterpretato è perfettamente esplicativo del mix stilistico prodotto da Sartain, in grado di far convivere sotto lo stesso tetto rockabilly, western, rock 'n' roll, lounge, atmosfere da nativi americani e sentori latini. Un disco godibilissimo, che trova i propri momenti d'eccellenza nelle hit mancate "Right Inside My Pocket" e "Atheist Funeral", nello sprint di "Gun Vs Knife" e "Drama Queens", nelle tre parti che compongono "Walk Among The Cobras", ognuna con un proprio registro stilistico, saltando dal surf beat al soul più sabbioso del pianeta.

Dalle registrazioni è stato tratto anche un cortometraggio di una mezz'oretta, visionabile in questa pagina. L'inconsapevole ultimo sforzo creativo di un artista bizzarro che, seppur sotto traccia e senza quasi rendersene conto, ha contribuito negli ultimi due decenni a mantenere viva la sacra fiamma del rock 'n' roll.

26/03/2021

Tracklist

  1. Hangers On
  2. Gun vs Knife
  3. Right Inside My Pocket
  4. Flight Of The Finch
  5. Walk Among The Cobras I
  6. Walk Among The Cobras II
  7. Walk Among The Cobras III
  8. Totem Pole
  9. Atheist Funeral
  10. Drama Queens
  11. Fuck Fr*day
  12. Thought It Over
  13. PCB
  14. The World Is Gonna Break Your Little Heart

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