David Ramirez

My Love Is A Hurricane

2020 (Sweetworld)
songwriter, pop-rock, soul

Quinto album ed ennesima mutazione per David Ramirez, cantautore che dal folk al rock ha abbracciato tutte le sfumature del genere Americana, fino a quelle più moderne e simil-indie dei War On Drugs, scelte che gli hanno regalato una maggiore visibilità, grazie anche alla produzione più accorta che ha caratterizzato “We Are Not Going Anywhere”, primo album che ha visto un contributo esterno in fase di realizzazione.

E dire che Ramirez ha perfino osato citare tra le influenze i Cure, una stravaganza o un’autentica vena anticonformista quella del musicista, che per “My Love Is A Hurricane” si affida alla produzione di Jason Burt (in passato alla corte di Leon Bridges), svoltando verso soul e r&b.
Di tutte le variabili offerte nei quindici anni di carriera, questa è la più confacente alle qualità vocali dell’autore. Le canzoni si ammantano di sobrio sentimentalismo (“Coast To Coast”), di eleganti citazioni gospel (“Easy Does It” e la title track), tempi ritmici trip-hop (“Prevaili”), enfasi soul (“Hell”) e malinconici residui synth-wave (“Hallelujah, Love is Real!”), che non alterano la fluidità strutturale dell’album.

Le dieci canzoni celebrano le gioie e le istantanee disillusioni sentimentali vissute negli ultimi tre anni dall’artista, non stupisce dunque che nella deliziosa ballata stile Jimmy Webb “Shine On Me”, Ramirez canti senza timore alcuno “non sono nato con un sorriso, ma morirò con un sorriso”, né che il surreale incipit tolga respiro e passione al brano più struggente dell’album, che sembra uscire da un disco dei Blue Nile, “I Wanna Live In Your Bedroom”.
Ramirez si districa tra le infinite cromature musicali con una padronanza che convince. Il matrimonio tra rock-blues e R&b di “Lover, Will You Lead Me?” rimanda alla riuscita sinergia tra Robert Palmer e Lowell George nell’album “Sneakin Sally Through The Alley”, mentre i riff tipicamente West Coast di “Heaven” sono illuminati da vibrazioni degne del miglior Tom Petty.

L’album più personale e meno politicamente compromesso di David Ramirez è forse il più convincente dell’autore americano. Al pari di artisti come Nathaniel Rateliff e Josh Rouse, il musicista texano ha trovato la chiave giusta per smuovere le rigide coordinate del cantautorato americano ed è un’esperienza d’ascolto molto gratificante.

19/12/2020

Tracklist

  1. Lover, Will You Lead Me?
  2. Hell 
  3. I Wanna Live in Your Bedroom
  4. My Love is a Hurricane
  5. Hallelujah, Love is Real!
  6. Heaven
  7. Shine on Me
  8. Easy Does It
  9. Coast to Coast
  10. Prevail!




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