Dowling Poole

See You See Me

2020 (Self Released)
power-pop, beat-pop

10cc, Xtc, Jellyfish, in questa atipica sequenza storica, trova radice la rivalutazione dell’arte pop. Nei primi anni 70 la band di Graham Gouldman, Eric Stewart, Kevin Godley e Lol Creme, insegnò agli inglesi la grandeur di Frank Zappa sotto le mentite spoglie di ingegnose canzonette dal tono irriverente, in piena era punk Andy Partridge, Colin Moulding, Dave Gregory, Terry Chambers e Barry Andrews fecero rientrare i Beatles nella fantasia degli inglesi, mentre altre figure storiche venivano rinchiuse in zoo per dinosauri, un'intuizione che negli anni 90 Andy Sturmer e Roger Manning tennero in vita, connettendone l’intelligente scrittura con il brio del power-pop.

Cosa c'entri questo con Willie Dowling e Jon Poole (Cardiacs) è presto detto: il duo inglese è uno dei più vivaci ensemble che, sulla scia dei tre gruppi appena citati, insegue la non facile chimera di una musica pop intelligente e piacevolmente eclettica.
Per il terzo album “See You, See Me” il duo attenua le inflessioni progressive-rock e psichedeliche dei due capitoli precedenti (“Bleak Strategies” e “One Hide Park”), spalmando le geometrie ritmiche alla Xtc su quasi tutte le composizioni, conciliandone la verve stilisticamente onnivora e allungando lo sguardo ai mai troppo apprezzati Squeeze

E’ dunque impossibile non pensare a Partridge e soci quando scorrono la fantasiosa “Made In Heaven”, la scanzonata “The Product “, la più zuccherina “Sunrise” e non ultima (se non in ordine puramente di scaletta) la raffinata ballata alla Raspberries “The Last Train Home”. Alcune piacevoli digressioni, come il funky alla Prince che agita le acque della briosa “Hope”, le movenze latin-pop di “Human Soup” e il pop-punk alla Squeeze prima maniera di “Keeping The Stupid Stupid”, creano il giusto scompiglio, ma nello stesso tempo non riescono a mascherare del tutto una minore incisività di questo terzo album del duo. Nulla di grave, solo che l’impressione ultima è quella di una forzatura estrema dell’astrazione ritmica e melodica, una scelta ancora una volta coraggiosa e stoica, ma che rischia di rendere tortuoso assimilare le argute intuizioni dei Dowling Poole.

“See You See Me” conferma tutte le qualità finora espresse dalla band, solo che la magia dei due album precedenti sembra leggermente in stand-by, anche se un album pop dai tratti imprevedibili resta sempre una piacevole oasi nella quale rifugiarsi dall’imperante malinconia contemporanea.

12/04/2020

Tracklist

  1. See You See Me    
  2. The Product    
  3. Hope    
  4. Made In Heaven    
  5. Human Soup    
  6. Alison's Going Home    
  7. Sunrise    
  8. The Light Dies Down    
  9. Keeping The Stupid Stupid    
  10. The Last Train Home  




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