Enslaved

Utgard

2020 (Nuclear Blast)
viking prog black metal

Il nuovo album degli Enslaved segna l'ennesima evoluzione della band norvegese, qui in un viaggio nelle parti più oscure e sconosciute dell'inconscio. Siamo di fronte a un disco che fonde viking metal e prog in un particolare connubio che si muove tra black metal e ombrosa psichedelia. “Utgard” (Útgarðr) nella mitologia norrena è la barriera che racchiude Miðgarðr, la terra di mezzo abitata dagli esseri umani. Tale luogo di confine è ricoperto da neve e ghiacciai perenni, oltre a essere la gelida dimora dei giganti di brina che cercano d’invadere il regno di Miðgarðr.
L’atmosfera che pervade un album come “Utgard” è quella della catastrofe incombente. Nella bella immagine di copertina realizzata dall'artista norvegese Truls Espedal vediamo i corvi di Odino, Huginn e Munnin (i cui nomi si traducono rispettivamente come “pensiero” e “memoria”)  volare sui confini della barriera di Útgarðr scrutando i pericoli all’orizzonte.

Il quindicesimo lavoro in studio del gruppo di Bergen vede un equilibrio perfetto tra le varie anime del gruppo che, al netto di vari cambiamenti di formazione, è sempre guidato dai membri fondatori, Ivar Bjørnson e Grutle Kjellson. Partiti da indiscussi capolavori black/viking metal anni Novanta come “Vikingligr Veldi” e “Frost” (1994), da “Eld” (1997) in poi gli Enslaved hanno incorporato elementi prog sempre più marcati. Anche in quest’ultima uscita siamo di fronte a un’estetica in continua evoluzione ma che riesce a rimanere sempre fedele al coraggioso e intrepido spirito vichingo della band, degli esploratori sonori capaci di muoversi senza paura verso lande sconosciute.

Il coro di voci che apre le danze in “Fires in the Dark” cede il passo a una chitarra acustica su cui s’innestano veloci cambi di tempo e atmosfere che si agitano tra voci pulite e urlate. “Jettegryta” guarda al classico viking-black metal anni Novanta per poi sfumare solo nell’ultima parte in ardite derive prog. “Sequence”, invece, si adagia su suadenti melodie psichedeliche che in “Homebound” si tingono anche di fosche derive post-metal. I testi di quest'ultima traccia rimandano al Ragnarǫk e a truci visioni di morte e sconfitte, pur essendo cantate da una voce melodica e pulita.
L’intro di “Utgard” apre a uno dei brani più interessante dell’album: “Urjotun” inizia con toni quasi kraut-rock lasciando un po’ spiazzati, ma al contempo seduce con la sua corsa folle che fonde ritmiche alla Neu! con epica metal. Del resto, anche il testo e, sopratutto, le immagini del video mettono assieme paranoie scientifiche contemporanee dal sapore distopico (guerre batteriologiche, strane mutazioni dovute ad esperimenti contro natura, ecc) con suggestioni provenienti dalla mitologia norrena, a riprova di un’ottima capacità da parte della band di rendere vivo e pulsante un certo patrimonio tradizionale. Siamo di fronte a una sensibilità che forse potremmo chiamare "archeo-futurista".

“Flight Of Though And Memory” rimanda nel testo al volo dei corvi di Odino e a diversi episodi mitologici che ruotano attorno al dio monocolo, mentre “Storms Of Utgard” ci trascina nella tempesta più fredda e oscura, andando alla ricerca della via di casa.
Il finale con "Distant Season" dipinge melodici scenari onirici di stampo psichedelico, chiudendo il tutto con queste sagge parole:

Moments gone eternally
Time is cosmic vanity
Preserved in folded spaces vast
No distance between if and past

“Utgar” è un album variegato che conferma la classe di un gruppo capace di evolversi e di trovare una perfetta alchimia sorretta da un lavoro eccellente alle voci. Negli intrecci vocali e nell’alternarsi tra momenti di furia e melodia sembra di scorgere quasi entità metafisiche che si muovano tra ombra e luce. I molti e complessi rimandi alla mitologia norrena rendono il lavoro fruibile su più livelli, creando anche una perfetta colonna sonora per l’inverno più buio che dovremo attraversare.

29/11/2020

Tracklist

  1. Fires In the Dark
  2. Jettegryta
  3. Sequence
  4. Homebound
  5. Utgardr
  6. Urjotun
  7. Flight Of Thought And Memory
  8. Storms Of Utgard
  9. Distant Seasons