Eugenio Bennato

Qualcuno sulla terra

2020 (Sponda Sud)
pop, etno-folk

“Qualcuno sulla terra” è un disco di voci, innanzitutto, dove quella di Eugenio Bennato è una delle tante, e le voci sono le Voci del Sud, Laura Cuomo, Letizia D'Angelo, Francesco Luongo, Edo Cartolano, Daniela Dentato e Angelo Plaitano, rispettivamente contralto, soprano, tenore e basso, mezzo soprano e baritono, che donano a quest'opera un sapore unico, un tono aulico, quasi da musica da camera. E infatti prima di essere un’incisione, questo lavoro è un tour, portato nelle chiese, dove nelle performance dal vivo le Voci del Sud si dispongono di fronte all’altare e Bennato resta in disparte, suonando la chitarra, declamando e introducendo i corali. Si tratta di sette corali che hanno come tema la Creazione, la Terra, l’Uomo e il suo abitarla, una rilettura dei racconti biblici trasferiti in chiave contemporanea, a cui in chiusura è stata aggiunta la suite scritta con Carlo d’Angiò “A sud di Mozart”. Un disco in cui Bennato alza vertiginosamente lo sguardo e porta avanti quell’idea di musica filosofica che già era in nuce nei suoi lavori precedenti. Musica filosofica perché difficilmente nella sua carriera Bennato è rimasto nel piccolo, nel dettaglio, trattando singoli episodi, ma ha sempre preferito parlare della Storia, della Musica, di Napoli, della Taranta, al limite affrontando questi temi come creature da corteggiare. Un modo di cantare “spiegando” che lo ha portato negli anni a trasformare la musica in arma, e in messaggio, sempre al servizio di qualcosa.

Tutto il disco gioca su un equilibrio sottile fra le parti, fra ritmiche complesse e melodie chiare, limpide, coraggiose proprio nel loro essere semplici. Come ne “L’amore muove la luna” che apre il disco o in “Fiat Lux”, il secondo brano, sul tema della Creazione, in cui il tenore Francesco Luongo canta letteralmente a squarciagola con la chiarezza che potrebbero avere gli angeli, ovvero chi annuncia una buona novella o qualcosa di grande, brano peraltro interessante anche perché costruito sulla struttura del canto popolare cumulativo, dove ogni nuova strofa aggiunge un verso contenendo quelli precedenti. Fino alla stupenda “Ballata di una madre” interpretata da Laura Cuomo, che per la bellezza della melodia e il calore della voce rappresenta il momento più toccante dell’opera.

E poi c’è Bennato negli altri brani, che canta sempre meglio, di disco in disco, da “L’amore muove la luna”, a “L’arca di Noè” a “Non c’è ragione”, il cui timbro, sempre dolce e caldissimo, ricorda quello di Fabrizio De André.
E infine Pietra Montecorvino, che entra come una rockstar, nell’ultimo corale, e porta il blues anche quando il blues non c’è, anche quando non è scritto nella composizione, perché ce lo mette lei dentro la voce, nel cuore del cuore della voce, creando uno splendido contrasto fra sacro e profano. Ma c’è di più, c’è qualcosa che passa, che va oltre le notazioni strettamente musicali, qualcosa dovuto all’attenzione con cui Bennato pensa agli altri, alla sua volontà di far emergere gli artisti che lo circondano, in questo caso i quattro ragazzi delle Voci del Sud. Qualcosa che ha a che fare con la saggezza, e col modo di Bennato di mettersi da parte, di fare un passo indietro rispetto alle proprie composizioni, per arrivare a esprimere un senso di fratellanza: c’è l’espressione di una musica corale, intesa in senso profondo, non soltanto artistico, qualcosa che attraverso belle melodie fa commuovere, sperare, e tenere per l’essere umano.

05/08/2020

Tracklist

  1. L'amore muove la luna
  2. Fiat Lux
  3. L'arca di Noè
  4. Kifaya
  5. Ballata di una madre
  6. Non c'è ragione
  7. Qualcuno sulla terra
  8. A sud di Mozart "corale"
  9. A sud di Mozart "opera buffa"
  10. A sud di Mozart "tarantella"

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