Flore

Rituals

2020 (Polaar)
tribal, post-club, big beat, ambient

Un nome nuovo per la scena electro? Questa volta arriva dalla Francia, Lione per la precisione, si chiama Flore Morfin, ma a dire il vero non è una completa novità. Dieci anni or sono produsse il proprio esordio, “Raw”, un lavoro dal deciso taglio Jamaican style passato piuttosto inosservato dalle nostre parti. Dopo una serie di travagli personali, e qualche Ep che lasciava intendere significative svolte artistiche, “Rituals” perfeziona la seconda partenza, ben più efficace e meno allineata della prima, questa volta in grado di spingere il nome della Morfin ben oltre i confini dei cuginetti d’oltralpe.

Flore fornisce una prova molto convincente, coprendo dal punto di vista stilistico una parte rilevante dello scibile electro. Uno spettro che parte dall’alienazione robotica post-club che, rivolgendo lo sguardo ai maestri Arca e Amnesia Scanner, si concretizza nelle trasmutazioni di “Coded Language” e “Sigui So”, passa attraverso i beat à-la Chemical Brothers, sovraeccitati da interferenze flanger in “Aether”, e giunge sino ai passaggi ambient sanciti nell’apocalittica title track e nelle più serene “Psykhé, Pt. 3” e You Were Here”.

Ma dove Flore riesce a piazzare il colpaccio della vita, è quando punta tutto su ritmiche e suggestioni tribali, che concretizzano "Numen", la lunga “Evidence” e l’ancor più ancestrale “Congos”, e sulle potenti deflagrazioni Edm di “Thousand Years”. Sono queste le tracce che rendono “Rituals” già una sorta di disco definitivo per la producer francese: destrutturazioni ed evoluzioni da club post-atomico, sperimentate senza mai dimenticare l’opportuno livello di accessibilità.

08/06/2020

Tracklist

  1. Aether
  2. Coded Language
  3. Evidence
  4. Rituals
  5. Numen
  6. Psykhé, Pt. 3
  7. Sigui So
  8. Thousand Years
  9. Congos
  10. You Were Here

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