Front Line Assembly

Mechanical Soul

2021 (Metropolis)
electro-industrial

Il lungo lockdown del 2020 deve aver invogliato i Front Line Assembly ad accelerare i tempi per la realizzazione di questo “Mechanical Soul”, un disco che esce a due anni spaccati di distanza dal precedente (e ottimo) “Wake Up The Coma”. Il problema, se così possiamo chiamarlo, è che da una coppia di alieni del calibro di Bill Leeb e Rhys Fulber c’è da aspettarsi sempre qualcosa di molto importante, non a caso in oltre tre decenni di carriera, raramente questi canadesi hanno deluso le aspettative. Tuttavia bisogna prendere con le molle il termine delusione, poiché un album normale dei FLA è pur sempre un lavoro meritevole di ascolto, al di là dei suoi limiti: esattamente il caso di questo “Mechanical Soul”.

I brani del disco dove sono coinvolti altri musicisti dimostrano di possedere una marcia in più, a cominciare da “Barbarians” - un pezzo che ospita la voce di Jean-Luc DeMeyer (Front 242) - un avvolgente downtempo dominato da lunghi tappeti oscuri e dalla prova inconfondibile del celebre vocalist belga. Bene anche “Stifle”, un passaggio piuttosto cerebrale arricchito dalla chirurgica chitarra di Dino Cazares (Fear Factory). L’ultima collaborazione è invece posta in appendice: si tratta di un remix in chiave techno/electro del brano “Hatevol” (presente nell’album precedente), una rilettura martellante firmata Black Asteroid (ovvero il progetto in solitaria di Bryan Barton, già impegnato nei quotati Motor).
Il resto è una storia in parte già scritta, perché di volta in volta i Front Line Assembly sposano la loro idea di electro-industrial con un mood tendenzialmente distopico, un binomio uomo-tecnologia destinato a fallire, nella migliore delle ipotesi. Un’apocalisse a lenta combustione, anche perché “Mechanical Soul” rinnova solo a piccole dosi un approccio ormai ben riconoscibile all’interno della scena nordamericana. Rispetto al recente passato, qui l’approccio Ebm sembra comunque più marcato, soprattutto per via di un tessuto elettronico piuttosto diretto e incalzante: è il caso di “Glass And Leather” o del minimalismo dirompente di “Komm, Stirbt Mit Mir”, un valido tentativo di affondare gli artigli in ambito techno body music (qui Bill Leeb canta in tedesco, tanto per rimarcare le sue origini austriache di cui va sempre orgoglioso).

Non tutto però convince al cento per cento, perché pezzi come “Purge” o il primo singolo “Unknown” sono privi di quella scintilla tipicamente FLA capace di segnare profondamente l’ascoltatore: una volta messo in moto il motore, c’è qualcosa che frena la crescita di queste composizioni, fin troppo apatiche e ridondanti per spiccare il volo. Non va meglio con “New World”, un intermezzo abbastanza insipido che un tempo (forse) avrebbe trovato spazio solo come B-side.
Certo, il lavoro di Rhys Fulber è sempre egregio (i suoni di “Rubber Tube Gag” guardano avanti), così come quello di Leeb (in “Alone” lo ritroviamo perfettamente a proprio agio dietro al microfono), ma quei buchi nel songwriting non ci permettono di puntare in alto come in altre occasioni. “Mechanical Soul” non è un brutto disco, sia chiaro, ma è abbastanza singolare doversi accontentare dei Front Line Assembly in versione umana, con i piedi stavolta ben piantati per terra.

24/01/2021

Tracklist

  1. Purge
  2. Glass and Leather
  3. Unknown
  4. New World
  5. Rubber Tube Gag
  6. Stifle
  7. Alone
  8. Barbarians
  9. Komm, stirbt mit mir
  10. Time Lapse
  11. Hatevol (Black Asteroid Mix)

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