Izzy And The Black Trees

Trust No One

2020 (Antena Krzyku ‎)
alt-rock, punk-rock

Nutrita dell’energia assimilata dall’amore per il post-punk e il rock’n’roll, la musicista polacca Izabela Izzy Rekowska giunge al tanto agognato esordio con la propria band Izzy And The Black Tree: “Trust No One”. In verità l’artista ha atteso ben due anni dalla pubblicazione del primo timido Ep per mettere a punto un album vivace e soddisfacente. Graffianti riff di fuzz guitar e una coesa sezione ritmica tengono salda la forza corrosiva della band, messa in piedi dalla musicista dopo una lunga gavetta su palcoscenici sparsi in tutto il globo: Inghilterra e America, ma anche Australia.

Cinque anni trascorsi in quel di Londra hanno permesso agli Izzy And The Black Trees di collaudare al meglio una formula alternative-rock quantomeno personale, forti anche di un brano di successo - “Picasso's Octopuss” - che ne ha svelato il potenziale, contaminato da interessanti sonorità noise-rock dai contorni lievemente psichedelici.
Poetica e corrosiva come Patti Smith (“Scream Sea Lions”), beffarda e intelligentemente pop al pari delle Breeders (“Mr. President”), ruvida e poco dedita al compromesso alla maniera dei Sonic Youth (“After Dark”), Rekowska si dimostra autrice non solo dotata della grinta necessaria per non restare sopraffatta dalle palesi influenze, ma anche espressione autorevole di una realtà musicale in continua espansione, che coinvolge finalmente paesi fuori dal giro che conta, o meglio contava.

La cupa e corrosiva ostinazione punk-rock di “King Of Gardens” o quella ancor più ossessiva di “Trust No One” hanno un’identità artistica singolare: c’è un’energia nella band rock polacca non ancora turbata dal compromesso della cultura dominante.
Ispirata dal tragico rogo che ha ridotto in cenere parte della cattedrale di Notre Dame, “Strangers Allow” è una cavalcata psych-rock dai toni malsani, sferzanti, condotta magistralmente dalla voce ora struggente, ora più corrosiva di Izzy, prima che le fiamme avvolgano il tutto con taglienti note di sax e accordi incandescenti di chitarra. In poche parole, la vera punta di diamante di un’opera matura e altamente godibile.

“Trust No One” è un buon biglietto da visita per la band polacca, un disco agrodolce che anche nelle fasi più ricche di lirismo (“Kite Dancer”) non perde mai la propria forza, promettendo una resa live dai toni ancor più elettrizzanti.

01/12/2020

Tracklist

  1. Trust No One
  2. Picasso's Octopuss
  3. After Dark
  4. King Of Gardens
  5. Mr. President
  6. Scream Sea Lions
  7. Strangers Allow
  8. Kite Dancer




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