Jason Molina

Eight Gates

2020 (Secretly Canadian)
songwriter, slowcore, folk, blues

Nulla potrà aggiungere o togliere magia e incanto a una figura artistica come quella di Jason Molina. Dell’intensità elegiaca e della complessa sensibilità cantautorale affine a quella di mostri sacri come Neil Young, Will Oldham e Bob Dylan si è già detto tutto, e dopo i sette anni trascorsi dalla prematura scomparsa, resta indelebile il ricordo di un musicista abile nell’esternare sentimenti e passioni senza alcun cedimento o compromesso emotivo.

Inquietudine e malinconia hanno fatto da sfondo a ballate dolenti, a volte armonicamente destrutturate, distese all’infinito, immerse in aspre e drammatiche liturgie sonore e vocali che non hanno mai conosciuto la vacuità del superfluo.
Il breve racconto dell’album postumo dell’ex-Songs: Ohia  e Magnolia Electric Co., concepito durante i giorni della malattia che lo ha trascinato via dal mondo senziente, è autentico e viscerale come qualsiasi altra cosa prodotta dal musicista. Forse non utile per il neofita come primo approccio, ma necessario per comprenderne la grandezza e l’unicità artistica.
Antidivo per eccellenza, Jason Molina non ha mai abusato della propria sensibilità per sedurre l’ascoltatore con qualcosa che non avesse tutti i connotati dell’autenticità e della poesia. Ed è proprio nella natura spoglia e incompleta di queste nove canzoni che risiede il profondo fascino di “Eight Gates”. Fugace e sfuggente, l’album non mette a tacere i dubbi sulla sanità mentale del musicista, che aveva più volte raccontato di essere guarito da una misteriosa malattia causata dal morso di un ragno velenoso durante un tour in Italia, né tantomeno svela tutti i segreti di una poetica incline a una mesta malinconia e a un'autoindulgente drammaticità, che nonostante tutto risulta spesso empatica (“Be Told The Truth”).

Affascinanti incompiute (“She Says”) si alternano ad ammalianti e corpose ballate folk-blues dai tratti noir (“Shadow Answers The Wall”), senza mai rivelare fino in fondo le ragioni di quella forza autodistruttrice che a soli trentanove anni ne causò la morte per complicazioni legate all’alcolismo.
Brani dall’intenso misticismo come “Old Worry”, “Whisper Away” e “The Crossroad + The Emptiness” restituiscono un profilo di Molina quasi ordinario: demoni e tribolazioni sembrano per un attimo restare fuori dalla finestra di questo spaccato sonoro che non ha come scopo quello di rafforzarne il mito, quanto di confermarne l’autenticità artistica, ma anche di ricordarci quanto ancora avrebbe potuto regalare a noi mortali.

31/08/2020

Tracklist

  1. Whisper Away
  2. Shadow Answers The Wall
  3. The Mission's End
  4. Old Worry
  5. She Says
  6. Fire On The Rail
  7. Be Told The Truth
  8. Thistle Blue
  9. The Crossroad + The Emptiness




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