Lisa Marini

Born In Tribes

2020 (self released)
blues, folk, jazz, soul

Cogliere un fiore è spesso un gesto semplice, spontaneo, inconscio; soffermarsi a coglierne il profumo, a osservarne i colori, lasciarsi appassionare da tanta poesia, strappata senza rabbia ma con tanto amore alla madre terra, è una sensazione insolita, sporadica. Ci sono undici fiori da cogliere in “Born In Tribes”, altrettante sensazioni ed emozioni aspre e struggenti, per un album che è un’autentica cascata di note solitarie di blues, folk, soul e jazz. Undici testimonianze di suoni e voci che catturano suggestioni ancestrali, raccontando storie quotidiane, amare e insolenti.

Come moderna reincarnazione al femminile di Eagro, che soggiace al fascino delle muse, Lisa Marini si arrende alla magia dell’arte della musica. Una forza quasi sciamanica, che ha modificato non poco l’essenza di questo esordio, al punto che l’autrice affida l’apertura a “Piece By Peace”, un brano che è il racconto della demolizione e della rinascita dell’anima, la stessa trasmutazione che campeggia nella bella copertina ispirata a Escher (opera dell’illustratrice inglese Anna Millias) e che le poche inquiete note di chitarra elettrica e mandolino sottolineano con solitario candore.
“Born In Tribes” non è però l’album del vittimismo o dell’autocommiserazione. Lisa Marini ha la grinta blues di chi ha affrontato i demoni senza uscirne sconfitta e anche il giusto equilibrio sonoro tra soul, folk, pop e blues per trascinare l’ascoltatore nel suo mondo solitario (“I've Been A Thief”). Un‘arte, quella del blues, della quale la cantautrice inglese dimostra di conoscere anche il linguaggio simbolico e allegorico nelle tormentate progressioni d’accordi di “Secondhand New”.

C’è un’autenticità profonda nei drammatici e inquieti ritagli acustici e introspettivi della musica di Lisa Marini, quasi esangue e aspra quando resta avvolta dal mistero e dall’esoterismo espressivo di “Rag And Bone” o dalle spettrali evoluzioni minimali dell’intenso cosmic-folk-blues “More?”.
A questo vigore spirituale quasi black corrisponde un passato turbolento (una madre mentalmente instabile, la fuga da casa appena dodicenne, piccoli furti e tossicodipendenza), quadro perfetto per una futura consacrazione di Lisa Marini come personaggio da offrire ai media. Ma per l’artista inglese la musica ha rappresentato la vera svolta, coltivata mentre, grazie agli studi al London College, si è impossessata del proprio destino, confrontandosi anche con le origini della famiglia (Wisconsin, America).

L’interconnessione culturale dà i suoi frutti nella sontuosa title track, dove le ambiziose connotazioni blues e folk sono elaborate da frenetiche trame quasi progressive (non meravigliatevi se vi verranno in mente i primi Jethro Tull) e da profumazioni orientali.
Al misticismo cosmic-jazz sono invece affidate le tremolanti inflessioni acustiche di “Crooked Circle”, che, con il suo crescendo simile a vampate di fuoco, si candida ad altra punta di diamante del disco insieme alla già citata title track.

Pur nella continua e sregolata convergenza di blues, jazz, soul e folk, “Born In Tribes” si adatta perfettamente a qualsiasi chiave di lettura stilistica: puoi chiamarlo appunto jazz (“Bound By These Streets”), folk (“Kite”), soul (“Deeds Not Words”), blues (“Song From The Moon”), senza snaturarne la molteplicità espressiva e linguistica; puoi citare Nina Simone (“Piece By Peace”), Amy Winehouse (“Crooked Circle”), Mathilde Santing (“Secondhand New”), Laura Marling (“Song From The Moon”), senza che nessun confronto ne prosciughi l’autenticità e l’originalità.

“Born In Tribes” è un disco che ad ogni ascolto offre nuove sfumature e profumazioni sonore; pianoforti che da dolenti diventano incalzanti, chitarre elettriche dal misticismo simil-acustico, accenni noir, fluidi acid-folk, melodie sapienti e testi beffardi. Insomma, un disco simbiotico, che trascina l’ascoltatore nel mondo di un’artista in piena grazia creativa e che promette, al contempo, meraviglie future.

16/07/2020

Tracklist

  1. Piece By Peace 
  2. Born In Tribes
  3. Crooked Circle
  4. I've Been A Thief  
  5. Bound By These Streets  
  6. More?  
  7. Kite
  8. Secondhand New  
  9. Rag And Bone   
  10. Deeds Not Words 
  11. Song From The Moon 




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