Rival Consoles

Articulation

2020 (Erased Tapes)
elettronica

Schizzi su carta che sembrano usciti dai cassetti di una fabbrica dismessa, matite al posto del mouse, quella voglia matta di allontanarsi, almeno per un po’, dal maledetto computer, e un titolo che rievoca un movimento di Györgi Ligeti: “Articulation” di Rival Consoles, nome d’arte di Ryan Lee West, nasce con queste premesse, quindi distante dall’architettura del recente passato.
Negli ultimi tempi, poi, il musicista inglese non si è fermato un attimo, portando il suo set in ogni angolo del pianeta, fino a suonare assieme a 17 musicisti della London Contemporary Orchestra in occasione di una performance, sold-out, alla Queen Elizabeth Hall del Southbank Centre di Londra. Non male, soprattutto dopo aver contribuito a “Them Is Us” della serie "Adult Swim Singles", composto le musiche originali per "Black Mirror" e per il famoso coreografo Alexander Whitley. 

I disegni e gli strumenti analogici creati dall’inglese sono comunque utilizzati esclusivamente per rafforzare la percezione dell’elemento digitale, non per eluderla. Un’inclinazione intuibile in ogni singolo passo dell’album.
Rival Consoles è sceneggiatore a tutto tondo di copioni insoliti, tra pioggerelline consolanti (“Melodica”), ritmiche alla Milanese per non dimenticare le origini (“Articulation”), e fibrillazioni in crescendo che riportano a galla Andy Stott e l'irraggiungibile “Luxury Problems” (“Forwardism”), ma anche Alex “The Field” Willner e a tratti i Minilogue di “Blomma”.

L’elettronica di Rival Consoles, al netto di un’ovvia datazione e rimandi sparsi qui e là, è piena di vita. C’è gioia, speranza, e voglia di fluttuare sopra il mondo e le cose comodamente distesi sopra tappeti di synth disposti razionalmente, tutt’altro che a casaccio (“Sudden Awareness From Now”).
Il moto ondoso emulato dall’introduttiva “Vibrations On A String” rievoca addirittura le musiche (e le immagini) opache dei video in super 8 dei Boards of Canada, con passo estatico appena sufficiente per alzare lo sguardo al cielo, spegnere tutto e ricongiungersi alla natura, provando, a tratti, a tenere anche fermi i fianchi.

E' un bene l'assenza di stravaganti distorsioni e interferenze a pioggia. Musicisti come Ryan Lee West, infatti, esulano dalla sperimentazione alla cazzo di cane. Sono, del resto, cani sciolti che badano alla sostanza. Materia che gode di luce propria, s’intende. E già questo basterebbe per distinguerli, come sacchi pieni di piccoli grandi doni, da buona parte della poltiglia "elettronica" contemporanea. 

20/09/2020

Tracklist

  1. Vibrations on a String
  2. Forwardism
  3. Melodica
  4. Articulation
  5. Still Here
  6. Sudden Awareness of Now

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