Roberto Ventimiglia

Look At The Stars Tonite

2020 (Gusville)
alt-pop, songwriter

Soltanto lo scorso gennaio Roberto Ventimiglia aveva pubblicato l’apprezzato “Raw”. Poi la clausura imposta dal Covid-19 ha impedito a quel disco di essere promosso come avrebbe meritato. Ma il cantatore laziale non si è perso d’animo ed è stato bravo a non cadere nell’immobilismo, anzi, ha approfittato della situazione per modificare le proprie abitudini: non più scrivere, arrangiare e registrare tutto in solitaria, bensì condividere i propri slanci creativi con Fabio Accurso e Carlo Furini, i musicisti che di solito lo accompagnano nelle sortite live.

Roberto ha concepito un demo come punto di partenza, poi ognuno - nella solitudine casalinga - ha provveduto a registrare le rispettive parti, infine lo stesso Furini si è occupato di assemblare il tutto, curando anche il mix definitivo. Il risultato suona come il lavoro più completo e stilisticamente variegato realizzato sinora da Roberto: la conferma di una costante crescita artistica che lo sta imponendo fra i più preparati e sensibili songwriter italiani della sua generazione.

La partenza è affidata al frizzante alt-pop della title track, che – con le chitarre in bella evidenza e un suono molto pieno - si riallaccia idealmente ai trascorsi con i Desert Motel. Neanche il tempo di riflettere e arriva il primo cambio di registro, “’Tis A Pity, Indeed”, morbida ballad dall’evidente respiro beatlesiano, guidata dal piano e arricchita da un solo di chitarra che fa molto George Harrison. Chitarre e pianoforte continuano a rincorrersi nella successiva “Black Ink”, mentre per “London” Ventimiglia sceglie un più carezzevole arrangiamento acustico. Nella conclusiva “Lockdown Time Diary Page” si affida a soffici beat elettronici: chissà che proprio da queste parti possa risiedere la chiave per nuove avventure musicali future.

31/08/2020

Tracklist

  1. Look At The Stars Tonite
  2. ‘Tis A Pity, Indeed
  3. Black Ink
  4. London
  5. Lockdown Time Diary Page

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