Shxcxchcxsh

VOOO

2020 (Mord)
techno industrial

Il duo svedese Shxcxchcxsh, conosciuto anche come Hsxchcxcxhs e Shxcxchhcxsh, è una delle realtà più misteriose della scena techno scandinava, già di per sé caratterizzata da personaggi sopra le righe come Varg²™, Croatian Amor, The Empire Line, Abdulla Rashim. A partire dal loro nome impronunciabile, al loro semi-anonimato (dei due si conosce solo l'identità di Hannes Stenström), passando per uno stile che unisce techno aspra, ambient oscuro, noise e ambientazioni vintage, i Nostri hanno creato un'anti-identità che li rende, ironicamente, riconoscibili sin dalle prime note.

Vasta la loro produzione, sparpagliata tra diverse label e sotto forma di Ep e album di difficile reperibilità, spesso oggetto di culto per i fan del suono techno più underground ed ennesimo elemento che accresce l'alone di “leggenda” e la considerazione nei confronti dei due artisti. Dischi come “STRGTHS”, “SsSsSsSsSsSsSsSsSsSsSsSsSsSsSs”, “Rösten 1” hanno mostrato al mondo un suono ossessivo, dalle strutture industrial e dalle atmosfere rarefatte, una sorta di mutazione dei modi dell'elettronica “colta” dei primi anni 90 sotto un'ottica in linea con l'odierna scena techno underground. 
Con "VOOO", Ep qui recensito, il duo torna sotto l'etichetta olandese Mord, che già aveva pubblicato il loro precedente "Word Ep". Il corso musicale prosegue proprio da lì, con suoni di kick roboanti e ripetizioni dal gusto drone, in uno stile robusto che richiama la techno old school più robotica e dalle ambientazioni grigio-scure. Il tutto sempre filtrato da una produzione chiara ma graffiante, a tratti gracchiante e corrosiva, segno di quell'inflessione da club oscuro che tiene il tutto lontano dalle luci dell'ala più mainstream del genere.  

Si prenda la title track con le sue ritmiche serrate e i suoi effetti ipnotici, una chiara lezione di songwriting funzionale, ma non banale: un costante crescendo si manifesta sotto forma di elementi aggiunti durante il galoppo cibernetico, presentando anche digressioni noise. “OPPP” non perde tempo a presentare una cassa dritta che si muove tra effetti dissonanti e cimbali ossessivi, orchestrando un sabba caotico scosso da distorsioni improvvise. Un'altra dimostrazione di come i Nostri sappiano giocare con la tensione e la dinamica delle proprie tracce.
“POPP” usa il principio del lo-fi in un contesto quasi rituale, un mantra dai loop ritmici continui e dalle accelerazioni lisergiche, pronto a sfociare in suoni da fabbrica non lontani da certa techno inglese tanto cara a Regis e Samuel Kerridge, mentre la conclusiva “VVOV” è un'eccellenza di energie trattenute e rilasciate, una suspense continua stagliata su strati oscuri e serpeggianti. Al posto dell'esplosione selvaggia, qui è la struttura spezzata a mantenere l'ascoltatore sulla lama del rasoio, quasi come in una colonna sonora horror. 

In definita, un lavoro che mostra, ancora una volta, la forza compositiva dei Shxcxchcxsh, capaci di creare qualcosa che non è semplicemente rilegato all'esistenza nei club, ma che allo stesso tempo non finisce per essere altro, ben legato all'identità e natura della musica techno. Ambientazioni da fabbrica, suoni a volte stridenti, ritmi ipnotici diventano gli strumenti da utilizzare con un gusto attento alle radici del genere e alla sua essenza post-industriale, l'idea di un suono fatto con le macchine e che ricrea un mondo meccanico. Un altro ottimo tassello nella loro carriera.

29/04/2020

Tracklist

  1. VOOO
  2. OPPP
  3. POPP
  4. VVOV
 

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