Tricot

Makkuro

2020 (Avex / Cutting Edge)
math pop-rock, progressive pop

E chi lo ha detto che firmare per una major debba coincidere col rinunciare alla propria visione artistica? Nel caso delle Tricot, tra le più apprezzate indie-band giapponesi dell'ultimo decennio (l'esordio “T H E” è un classico nell'ambito) il passaggio ai blasoni della Avex (etichetta che ha supportato fior fior di carriere) non segnala la minima discrepanza con il processo creativo passato, semmai ne costituisce la naturale evoluzione, con un disco quale “Makkuro” che spinge in avanti, con assoluta naturalezza, la ricerca espressiva del quartetto. In questa ulteriore ridefinizione verso un impianto melodico dalla chiarezza pop, il combo non sacrifica la sua perizia strumentale e il gusto per pattern compositivi diversificati, semplicemente li adatta con convinzione (ben più che in passato) a una forma canzone energica, che sa avvalersi dei tratteggi math per comporre un moderno linguaggio progressivo. Con maggiori fondi, il nuovo corso della band di Kyoto non manca di vitalità.

Con la frontwoman Ikkyu Nakajima più centrale che mai nell'interpretazione della melodie (che l'esperienza accumulata con i Genie High abbia influito?), e armonizzazioni di contorno a suggerire un colorito pop pienamente sbocciato (difficile non riscontrare echi dei Gesu no Kiwami Otome tra le pieghe melodiche di una “Afureru”) l'album è un concentrato che conduce il dinamismo della band a una nuova immediatezza comunicativa, regalando alcuni degli episodi più trascinanti del loro repertorio.
“Mitete”, tra tempi dispari e un'euforia dall'attitudine punk, è uno dei loro brani più trascinanti e memorabili, pura frenesia popular sospinta dal basso esperto di Hiromi Hirohiro. Al contrario, “One Season” presenta il gruppo in una veste ben più insolita, alle prese con un lento in cui gli stacchi strumentali, per quanto sempre intricati e di pregio, non spezzano l'aura da ballad che contraddistingue la progressione, donando alla band una dolcezza inusitata.

Di certo non manca quell'appeal ipercinetico di cui il gruppo ha dato amplissima dimostrazione (e che il fantastico lavoro alle pelli di Yusuke Yoshida esalta ad ogni occasione), ma in un album che prova a illustrare un nuovo profilo per le Tricot finisce quasi col passare come un'eccellente prova di mestiere. In fondo è un peccato veniale, per un album che rinnova con freschezza l'appuntamento con una delle band più dotate in Giappone, per la quale si spera che il biglietto strappato con la Avex possa portare nuova visibilità. Sarà anche nero come la pece, a tradurne il titolo, ma quest'album è una nuova esplosione di colore.

08/06/2020

Tracklist

  1. Mazeru na kiken
  2. Unou sanou
  3. Afureru
  4. Mitete
  5. Himitsu
  6. Teisoku douro
  7. Junpuu manpan
  8. Naka (album ver.)
  9. One Season
  10. Abunaku naku nai machi
  11. Masshiro
  12. Makkuro
  13. Boom ni notte (bonus track)
  14. Potage (bonus track)




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