Wellworn Banana

Anytime

2020 (MiaCameretta/Lady Sometimes)
nu-gaze, alt-rock

Abbiamo imparato a conoscere Ettore Pistolesi incrociandolo più volte nelle line-up di formazioni molto apprezzate nel circuito indipendente laziale. In particolare, lo ricordiamo nelle vesti di cantante e chitarrista nei Flying Vaginas, band inspiegabilmente arrestatasi dopo l’ottimo “Beware Of Long Delayed Youth”, risalente oramai a ben cinque anni fa. Ma non va dimenticato il suo contributo nei lavori firmati Poptones ed Esercizi Base per le Cinque Dita, ampiamente trattati in passato su queste pagine.

Pistolesi riparte proprio da dove si era fermato con i Flying Vaginas, shakerando shoegaze, alt-rock e attitudine indie: dopo aver riunito in sala prove gli amici Strueia (al basso) e Andrea Sperduti (alla batteria, già con i Blonderr), architetta quello che ci viene presentato come il suo esordio solista. L’incipit giunge alle nostre orecchie quasi sottovoce, con una “P.” che ricorda gli Sparklehorse più intimisti, percorrendo il medesimo tratto di strada dei compagni di etichetta Black Tail. Lo spazio di un paio di minuti, dopo i quali Ettore si congiunge a quelle che restano le sue principali fonti di ispirazione artistica.

Si cambia quindi velocità con il passo molto Yo La Tengo di “Song One”, omaggiati più avanti anche nella notturna “Slow Time” e nella cavalcata conclusiva “YoLa Song” (con la seconda chitarra suonata da Simone Alteri), titolo che più eloquente non si potrebbe.
Gli altri amori musicali di sempre emergono in particolare con “Grandmother”, indirizzata in maniera decisa verso lo spettro sonoro dei My Bloody Valentine, e “Blast Off”, che si getta senza timori reverenziale fra le braccia dei Sonic Youth. Tutto così anni 90, ma tutto così contemporaneo.

17/04/2020

Tracklist

  1. P.
  2. Song One
  3. Grandmother
  4. Blast Off
  5. Slow Time
  6. Rui Costa
  7. Instrumental Song
  8. Adele
  9. YoLa Song

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