Alessio Creatura

Al mondo con un pugno di canzoni

2021 (self released)
pop, songwriter

Sono cambiati i miei valori
oggi che non vivo più fuori
ritratto le mie confidenze
è una questione di esigenze
A cinque anni dalla pubblicazione di "Che ci amino gli altri" torna, dopo un silenzio interrotto nel 2018 dal singolo "Neanche la metropolitana", il cantautore Alessio Creatura. Classe 1977, di origini abruzzesi e con un pedigree che comprende partecipazioni al premio Lunezia e concerti a supporto di Roberto Vecchioni, Riccardo Fogli e i Nomadi, ci aveva consegnato un lavoro con forti richiami agli anni Novanta quando buona parte dell'indie-pop italiano guardava altrove - i Thegiornalisti, tanto per fare un nome, diventavano sempre più (synth-)pop e ancora non immaginavamo che Calcutta avrebbe di lì a poco collaborato con Elisa o che Colapesce e Dimartino avrebbero portato in tandem al Festival un supertormentone (di qualità) come "Musica leggerissima". Se il precedente album era una colonna sonora che parlava a una generazione perduta, questo nuovo "Al mondo con un pugno di canzoni" (ancora una volta una pubblicazione indipendente) è un capitolo nuovo, un libro scritto con l'intento di non replicarsi e uscire ogni tanto dalla comfort zone sia nei suoni sia nelle tematiche.

Non si riparte da zero, non ci sarebbe motivo per farlo: Alessio conosce a fondo il cantautorato italiano nelle sue molteplici forme, può permettersi di eseguire dal vivo con credibilità una "A muso duro" di Pierangelo Bertoli e poi ammiccare al Grignani più leggero, eppure stavolta si mette in gioco e fa entrare nel suo sound un'energia inedita. Ad accompagnare Creatura, che ha lavorato alle nove canzoni in piena libertà, ci sono Max Corona - chitarrista già al servizio di Lucio Dalla in "Luna Matana" e di Emma Marrone, nonché co-autore di canzoni di Nek ("La voglia che non vorrei", "Un'ora in più") e Francesco Renga ("Immune", "Da lontano") - e Cristian Bonato al piano e ai synth che dà al tutto una sterzata fresca e un respiro internazionale. Alla batteria si alternano il maestro Matteo Pantaleoni e Tommy Graziani, che iniziò presto a farsi le ossa come musicista accompagnando in concerto il compianto padre Ivan.

Se per chiudere il disco è stata scelta una bella ballad d'atmosfera come "Ho bisogno di un favore", per aprirlo Creatura ha confezionato un efficace pastiche da serata indie-rock in discoteca tra gli Hives di "Walk Idiot Walk" e i primi Franz Ferdinand (ascoltare per credere). Il testo di "In TV il nuovo carcere" è uno sberleffo contro certi programmi spazzatura e il sensazionalismo in televisione, metafora del mondo contemporaneo in cui modelli di illegalità vengono promossi tramite personaggi che suscitano curiosità e persino ammirazione ("Perché se sono votati/ non vengono emarginati/ chissà se fanno carriera anche al di là della loro barriera/ Dolce & Gabbana strappati/ per i belli e condannati"). Il brano è stato scritto prima della pandemia, altrimenti ci sarebbe potuta essere ancora più carne al fuoco. "François" gioca sulla confusion des genres, ma è un inno all'unicità, un autentico omaggio a quelle donne che, per proteggersi e competere in un mondo aggressivo e patriarcale, pronto a discriminarle, arrivano a rinunciare alla propria femminilità e a emulare le caratteristiche peggiori dell'uomo.

Un aggancio al passatismo nineties resta in "Dentro il rock 'n' roll" e nella successiva storia di seduzione e gelosia di "Non ha importanza", che si collocano tra certo Vasco del decennio e quel rock da Fm caro a Bryan Adams. Ben diversa l'atmosfera di "Troppa fiducia", vera perla dell'album, tanto dolce quanto graffiante, con la chitarra acustica che si fa strada in un tappeto di feedback e riverberi. Quasi una "ballata per piccole iene", con un basso possente, arpeggi pianistici d'effetto, suoni di campane in lontananza e un'interpretazione intima, sofferta ma al contempo confidenziale. Stesso mood, ma con piglio più diretto e più rock, che ritroviamo ne "L'ipocrita" ("Ecco perché se piango è con indifferenza/ dimmi cos'è, se riesco a farne senza/ il mio perché né giusto né vero/ questo perché non sono sincero").
Privo di vere e proprie lungaggini, "Al mondo con un pugno di canzoni" alterna momenti intensi ad altri che scorrono via leggeri e veloci, testi più personali ad altri che indossano cliché molto "nei canoni" per poi strapparseli di dosso ("Non ha importanza", o "A quanto ci stai?" che sembra fare un'ulteriore parodia della figura dell'uomo "lussurioso" che non deve chiedere mai, ma che anzi deve implorare, già in alcuni testi di Mogol per Lucio Battisti). Creatura dimostra ancora una volta una certa abilità nel comporre canzoni, ma sarebbe interessante - e magari una sfida nuova per lui - vederlo cimentarsi per altri interpreti e insieme ad altri autori che possano rendere ancora più appetibile il suo artigianato pop.

12/02/2022

Tracklist

  1. In TV il nuovo carcere
  2. François
  3. Dentro il rock'n'roll (si sceglie un perché no)
  4. Non ha importanza
  5. Troppa fiducia
  6. Al terzo cognac ho tolto il frac
  7. A quanto ci stai?
  8. L'ipocrita
  9. Ho bisogno di un favore