Anarchy 99

Rockstar Super Heat

2021 (Blacksquares)
electro-industrial, industrial-rock

Anarchy 99 is rock and roll's savior and worst enemy
(Dalla pagina Bandcamp)
Devi McCallion è nata nel 1991 e ha alle spalle già una serie di esperienze musicali, la più importante delle quali nel duo electro-industrial con Ada Rook chiamato Black Dresses, con ben cinque album all'attivo. Funge qui da voce per le produzioni di Adam "So Drove" Schwarz, losangelino con una carriera di singoli brani pubblicati sul web. Anarchy 99, il nome che il duo si è scelto nel 2020, si riferisce all'antagonista principale del film d'azione diretto da Rob Cohen "xXx", quello con Vin Diesel, Samuel L. Jackson e la nostra Asia Argento.

Il gioco, alquanto spassoso, è suonare un classico pop-punk o pop-grunge, con più di qualche tentazione da dancefloor, iniettandolo di un profondo malessere esistenziale e di devastanti clangori industriali, senza però che il divertimento diventi mai veramente angosciante. L'equilibrio precario di questi nove brani, per appena 26 minuti totali (troppo pochi!), sta nel bilanciarsi fra divertimento e disperazione, come da subito mette in chiaro "Plat 1", come se i Pixies fossero sull'orlo di una crisi di nervi e l'arrangiamento ne risentisse al punto da farsi minacciare da drum-machine impazzite e fischi spaccatimpani.
Il trucco è quello di esorcizzare il cattivo umore alzando al massimo il volume, come fa "Sorry (Fucked Up Shit)", con la sua distorsione strabordante e il suo midtempo ballabile: è un sotterfugio per distrarsi dall'apocalisse che impazza, dentro ma anche tutt'intorno.

Con "Angel Wing Paradise" la voce della McCallion quasi cede al più tragico dei pianti, e dire che altrimenti interpretata e suonata questa sarebbe una canzoncina pop-punk adorabile. "WTF Is My Heart" è rantolata più che intonata, e la produzione ricorda più i tormenti dei Nine Inch Nails più sofferenti che un successo radiofonico, eppure sotto sotto si intravedono le fattezze del pop-rock, sommerse da detriti e percolato tossico.
All'altezza di "Freaky Scene" è ormai chiaro che la catastrofe può essere al massimo rimandata, perché ogni recupero dell'equilibrio mentale è pura utopia.
Cosa rimane da fare? Ballare, ovviamente, come ci insegnano "Super Heat", industrial-rock dall'inferno, e "Conceited", danza sull'orlo dell'abisso; o magari si può trasformare il lamento in canto, come fa "AC/DC". Infine, quando non si sa come si giunge a conclusione senza che la disperazione abbia divorato tutto, si può cullare l'idea di un pianto liberatorio, accompagnati dalla più docile "Roses".

Era accaduto già con Poppy, e prima ancora con i Crystal Castles, di esplorare il torbido confine fra spensieratezza e violenza, frivolezza e disperazione, ballabile e psicanalitico. Rieccoci a frequentare questi territori ambigui, muovendoci sul ritmo e cantando a squarciagola dei testi disturbanti e disorientanti come "I don't wanna be the head of the local DSA chapter/ I just wanna be on the Digimon The Movie soundtrack". Peccato per l'eccessiva brevità, che depotenzia il tutto.

04/03/2021

Tracklist

  1. Plat 1
  2. Sorry (Fucked Up Shit)
  3. Angel Wing Paradise
  4. WTF Is My Heart
  5. Freaky Scene
  6. Super Heat
  7. AC/DC
  8. Conceited
  9. Roses

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