Blanck Mass

In Ferneaux

2021 (Sacred Bones)
electro-industrial, progressive electronic

Riposti i panni dell’agitatore con vocazione industrial, Benjamin John Power, aka Blanck Mass, indossa quelli del cosmonauta pronto a viaggiare verso una dimensione trascendente, finendo subito per risultare un po' a sorpresa, e magari inconsapevolmente, sia Reinhard Lakomy che un campionatore di suoni ambientali di un’etichetta nerd a caso. Insomma, un mix sulla carta insolito.

Ma c’è dell’altro a confondere ulteriormente le idee, rendendole ancora più intriganti: per questa sua prima opera interamente concettuale, intitolata “romanticamente” “In Ferneaux”, il musicista inglese mira a "gestire la miseria sulla via della benedizione", come dichiarato in sede di presentazione. E per farlo individua due fasi da 20 minuti circa: “Phase I” e “Phase II”. 
La prima metà della suite che di fatto costituisce l’opera segnala infatti quanto esposto poc’anzi: fughe mentali in scia progressive electronic e rumori cosmici di fondo. Power osserva una realtà parallela. Qualcosa a metà strada tra, appunto, l’inferno e il paradiso, la terra e il cielo. Tra il Klaus Schulze imprendibile di "Mirage" e i (suoi) Fuck Buttons sotto sedativo.

L’altra metà del piatto, “Phase II”, scorre invece via tra partiture new age, tonfi metallici, squarci sonici, urla a caso, sconquassi, lamenti assortiti e ritmi tribali che mutano in una serie ambigua di stop&go.
“La miseria e la benedizione sono una cosa sola”, chiosa Power. Un messaggio antico che il producer britannico traduce alla propria maniera, con risultati a tratti altalenanti, in quella che resta un'immersione sonora tra il mondo dei demoni e quello degli angeli, ambiziosa a monte, ma solo in parte pienamente riuscita a valle.

08/04/2021

Tracklist

Phase I
Phase II

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