Chantal Acda

Saturday Moon

2021 (Glitterhouse)
songwriter

A poco meno di due anni dal grandioso "Pūwawau", la voce di Chantal Acda torna a cantare le sue profonde storie interiori. Per la composizione del nuovo disco la cantautrice belga si propose inizialmente di focalizzarsi sulla scrittura in solitaria, con la fida chitarra acustica come principale compagna, ma, durante il lungo lockdown della passata primavera, si accorse presto della bruciante e vitale necessità di scambiare idee, impressioni, registrazioni con la sua grande famiglia di amici, amiche, conoscenze nel mondo della musica. E così, alla fine, le otto composizioni di "Saturday Moon" hanno coinvolto ben diciotto persone - tra cui Mimi Parker e Alan Sparhawk dei Low - provenienti da svariate regioni geografiche e scene musicali.

Le nuove canzoni delineano un viaggio emotivo e intellettuale attraverso i temi dell'assenza, della distanza fisica e interpersonale, dello scorrere del tempo, della memoria e della rimembranza. Immergendosi nell'ascolto ci si ritrova in una dimensione astratta, uno spazio mentale indefinito ("Conflict Of Minds", "Time Frames"). Laddove le liriche provano a dipingere bozzetti paesaggistici o sociali più concreti, questi sfumano immediatamente nella rappresentazione memoriale ("Saturday Moon", "The Letter") o si manifestano nel loro essere una presenza illusoria, nel loro disparire ("Disappear"). In queste vallate riempite dal vuoto e da una negazione dell'esistere, la comunicazione tra le forme di vita avviene in maniera silenziosa attraverso parole inudibili, palpitazioni ed espressioni simboliche, come nel dialogo arboreo in "Back Against The Wall", o attraverso il medium epistolare. La lettera, infatti, non ricopre solamente un ruolo attivo come agente di ricongiungimento tra due amanti separati da una distanza fisica simboleggiata da una montagna rosseggiante ("The Letter"), ma si rivela anche essere un possibile strumento comunicativo tra menti richiuse in se stesse, un'alternativa al soliloquio della coscienza ("Time Frames").

I brani sono piuttosto lunghi e concedono spazio a ramificazioni strumentali che possiedono non solo una valenza estetica, ma anche funzionale perché permettono all'immaginazione di vagolare in questa materia rarefatta. La successione dei pezzi scandisce un percorso ondeggiante tra due contrastanti atmosfere. Da un lato quella solare, sospesa tra leggerezza acustica e coloriture elettriche, che si stende sulle canzoni più tradizionali ("Saturday Moon", "The Letter", "Wolfmother"); dall'altro quella più oscura, sommessa, fragile delle sperimentazioni dell'astrazione ("Conflict Of Minds", "Disappear", "Time Frames"). Queste due dimensioni confluiscono nella commistione placida e lieve della canzone conclusiva, "The Waiting", in bilico tra la luminescenza dell'albeggiare e l'adombramento dei colori alla morte del tramonto.

Meno coeso e probabilmente privo di alcuni degli apici spiazzanti della precedente prova in studio, "Saturday Moon" riconferma tuttavia il talento di Chantal nel rappresentare, con uno stile sempre affascinante e multiforme, sia alcune situazioni universali, sia i baratri interiori della coscienza umana. Fors'anche inconsapevolmente, la cantautrice continua il proprio percorso di esplorazione delle modalità comunicative tra essere umano ed essere umano e tra essere umano e cosmo, che si era rivelato essere il perno di "Pūwawau". E la parola musicale nelle mani dell'artista sembra, ancora una volta, manifestarsi come l'unico strumento, l'unico mezzo espressivo veramente capace di trovare tastando e sfiorare cercando le corde più intime del nostro spirito e di trasmettere l'ineffabile e quel che appare, in superficie, incomunicabile.

09/04/2021

Tracklist

  1. Saturday Moon
  2. Conflict Of Minds
  3. Disappear
  4. The Letter
  5. Back Against The Wall
  6. Time Frames
  7. Wolfmother
  8. Waiting






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