Chicarica

arde lento

2021 (Quemasucabesa)
alt-latin-pop, glo-fi

Un collage di forme geometriche, materiali multimediali e colori pastello: già dalla copertina stilosamente astratta, l'album di debutto del quartetto cileno Chicarica evoca atmosfere snelle ed eleganti, accarezzate da un gusto decostruttivista e ricoperte da un alone di glo-fi essiccata al sole. Ma tra la bella voce di Lorena Pulgar e l'apporto del resto della band - Santiago Farah alla batteria, Martín Pérez Roa e Felipe Zenteno a basso, chitarra e synth - "arde lento" è più di un semplice esercizio d'atmosfera. 
Basta il suggestivo incedere ritmico di "no pide rescate" per illustrare un apporto meno digitale e più suonato, mentre l'inusuale e avvincente svolgimento di "piensa en mi" viene smosso da curiosi stralci di pulsazioni drum'n'bass - come mescolare una scrittura lounge balearica con scampoli degli Everything But The Girl in versione techno nell'era di "Temperamental". Non sarà forse il disco più prorompente dell'anno, ma "arde lento" sta già parlando la lingua della stagione estiva.
 
Le deliziose confetture di "diamantes" e "hermoso final" dimostrano un gusto melodico sempre delicato ma ficcante, eternamente a cavallo tra la sensualità di Kali Uchis e il più austero ma elegante folk di Malena Zavala.
Tra la title track avvolta da vaporose tastiere, e "ay tentación" spazzolata da una brezza balearica e un ritmo che prende lentamente piede come il più delicato breakbeat in circolo, il disco mette in mostra un fascino leggiadro e pigramente postmoderno, ma con stile, intenti e risultati spesso curiosi. Fa specie a tal proposito "invierno en mi vaso", che dispiega la propria ricchezza d'idee e di trovate produttive solo con l'andare degli ascolti, mentre l'interpretazione vocale di Lorena, a tratti, si fa timida come le introspezioni caratteriali di Adrianne Lenker.
 
Certamente rimane ad "arde lento" un'aura un po' sfilacciata e da prodotto volutamete indipendente - vedasi gli inteludi "a" e "b", il simbolo delle forbici della traccia sette che taglia l'ascolto in due, o la curiosa presenza della rapper Catana su "té". Assieme a un'atmosfera sulle prime accattivante ma anche uniforme, il lavoro può apparire come un tipico prodotto del sottobosco latino alternativo - vengono in mente Buscabulla, Weste, Helado Negro e un po' tutto l'ambiente elettro-folk del mondo Wonderwheel. La stessa etichetta attualmente dietro ai Chicarica - la Quemasucabesa, di base a Santiago - si muove con costanza nel panorama underground cileno da oltre un ventennio.
Ma con l'andare degli ascolti, appare presto evidente che la cura produttiva alle spalle di "arde lento" è tutt'altro che casuale e la band riesce a mettere a segno un lavoro interessante e nel quale l'apporto dei membri dona inediti accenti corali. Soprattutto se confrontato col timido Ep di debutto "Dale Mami" rilasciato tre anni fa, "arde lento" è il perfetto ascolto per affrontare l'inizio della primavera e probabilmente lasciarsi accompagnare lungo tutto il resto dell'anno.

03/04/2021

Tracklist

  1. diamantes
  2. arde lento
  3. ay tentación
  4. a
  5. no pide rescate
  6. hermoso final
  7. piensa en mi
  8. invierno en mi vaso
  9. feat. Catana
  10. b
  11. mirada bella

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