Coma_Cose

Nostralgia

2021 (Asian Fake)
indie-pop, pop-rap

A noi ci importa dell'amore
E fondamentalmente di altre duemila cose di cui non ci importa niente
Difficile distinguere i difetti dai pregi
Non ci vogliamo estinguere come i rinoceronti o i pacchetti da dieci
Mentre in una pozzanghera ristagno un pezzo di cielo
L'odore dei rami di ulivo bruciati a settembre in campagna
Mi ricorda la mia adolescenza ancora alle calcagna
Il pop-rap dei Coma_Cose muta progressivamente in indie-pop. Gli ultimi romantici Fausto Lama e California (Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano) hanno conquistato il palco di Sanremo 2021 cantando “Fiamme negli occhi” l’uno per l’altra, emergendo così dall’underground e facendosi conoscere dal pubblico generalista del festival nazional-popolare della canzone italiana per eccellenza.
Dopo l’audace album “Hype Aura” (Asian Fake, 2019) e l’Ep “Due” con Stabber (Asian Fake, 2020), il duo lombardo torna con una manciata di canzoni intense, personali, anche dolorose, prodotte nell’ultimo anno ancora una volta coi Mamakass.

In poco più di venti minuti compongono e cantano una “nostralgia” che appartiene a loro e a un’intera generazione cresciuta nello spleen della provincia italiana negli anni Novanta, con “i Nirvana in Brianza”, tra giornate a girovagare fuori porta e serate passate in discoteca, “in cui eravamo liberi”. “Siamo le discoteche abbandonate”: le rovine dei sogni e i frammenti dei ricordi si fanno concreti in quegli “scheletri di cattedrali” per raccontare la fine di un tipo di desiderio, e di paura, e l’inizio di un altro, più maturo e consapevole. “È necessario perdersi per ritrovarsi”.

I brani sono caratterizzati da una compattezza generale nel songwriting che abbraccia una multiformità stilistica con cui il duo “remixa” generi per esprimere un pensiero costruttivo in tempi di pandemia, senza soffocarne la tensione: rap anni Novanta (“Novantasei”), dream-pop (“La canzone dei lupi”), synthwave (“Discoteche abbandonate”), twee-pop (“Fiamme negli occhi”), indie punk-rock anni Zero (“Novantasei”), ballad pop (“Zombie al Carrefour”).
I testi sono ancora una volta veloci, anche se meno voraci nella scansione delle immagini. Sono meno presenti i giochi di parole a favore di immagini potenti e sintetiche maggiormente delineate che si succedono, segnando un’evoluzione ulteriore sulla linea di preziosi brani presenti nella loro discografia come “Anima Lattina” dall’Ep “Inverno ticinese” (Asian Fake, 2017). Non solo la scelta accurata di parole e musica, ma i brani sono arricchiti anche da sonori e richiami sinestetici facendosi “piccoli fragilissimi film”, come avrebbe potuto intitolarli Paolo Benvegnù.

Un’altra trasformazione porta il duo dal pop-rap che aveva caratterizzato finora la loro musica a una forma personale di indie-pop, una traiettoria che l’album ripercorre simbolicamente da “Mille tempeste” alla splendida “Zombie al Carrefour”. I Coma_Cose stavolta si confrontano davvero con la tradizione musicale italiana toccando e riverberando capisaldi della canzone, come l’amato Lucio Battisti, ma anche il Vasco Rossi delle ballate e il Luca Carboni della poesia delle piccole cose quotidiane, il rap riflessivo di Frankie Hi-Nrg e la visceralità intima dell’indie pop-rock italiano di artemoltobuffa e Gea.

Sei brani potenti, fulminei e cantabili, che in un attimo si dispiegano e si riavvolgono dalla fine all’inizio, sigillati da un messaggio vocale conclusivo di California a Fausto (“Outro-Skit”). La “Nostralgia” dei Coma_Cose traccia una delle strade più riuscite per aggiornare al presente la canzone italiana, inserendosi consapevolmente in una storia universale, con la capacità di toccare un pubblico intergenerazionale trasversale ed espandere così il potenziale comunicativo che tratteneva la loro musica.
Ho sentito soltanto il bisogno di fare (eh)
Qualcosa di buono, qualcosa di normale (normale)
Pur di non ritornare a casa, dove vivono i sensi di colpa
Ho preferito lasciarli da soli
Come si fa coi ricordi peggiori quando si cresce

Perché fare la spesa a me fa stare bene
Perché mi fa pensare a quando la facevamo insieme
Perché ora che stai meglio, sento che mi devo prendere un po' più cura di me
Sempre che ci riesco
Adesso pago ed esco
Fuori c'è un'alba splendida

27/04/2021

Tracklist

  1. Mille tempeste
  2. La canzone dei lupi
  3. Discoteche abbandonate
  4. Fiamme negli occhi
  5. Novantasei
  6. Zombie al Carrefour
  7. Outro (Skit)


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